La Germania si protegge nel caso di ritorno alla lira

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 A giudicare dai dati emersi da uno studio di Mediobanca, l’Italia dovrà ancora affrontare la vera tempesta. Lo studio evidenzia che le probabilità di un cambiamento dello scenario politico sono molte. La maggioranza stabile nel Paese è ancora in bilico. Ciò contempla più opzioni. Una di queste potrebbe scaturire in un ritorno alle urne a fine anno.

A ciò si aggiunga la possiiblità di un prestito di una sezione italiana dell’azienda tedesca Daimler (Mercedes Benz Financial Services Italia), la quale nei giorni scorsi ha erogato un prestito obbligazionario particolare. Tale prestito prevede infatti una clausola di protezione nel caso in cui l’Italia uscisse dall’Euro. Già, perchè c’è da tenere in considerazione anche questa prospettiva. La Faz (Frankfurter allgemeine zeitung) sostiene che al bond aziendale, per un importo di 150 milioni di euro, é stato dato dall’agenzia di rating Moody’s un valore “A3”, uguale a quello riservato all’azienda automobilistica tedesca.

Il titolo contempla un tasso di interesse variabile, con scadenza nel 2015. La clausola di emissione statuisce che, se entro la suddetta data il nostro Paese dovesse uscire dall’euro, gli interessi e l’ammortamento verrebbero versati nella valuta legale esistente in quel momento in Italia. In questo modo, stando a quanto scrive la Faz, diminuirebbe di gran lunga il rischio che l’affiliata italiana dell’azienda tedesca debba remunerare le proprie obbligazioni nel più caro euro nel caso in cui l’Italia dovesse abbandonare la moneta unica ed introducesse una nuova lira con un tasso di cambio più debole.

Ritorno alla lira: un possibile scenario

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