Addio ai Conti correnti fantasma. Non ci saranno piรน segreti per il Fisco, e niente piรน anomalie per quanto concerneย le dichiarazioni Isee.
Banche e operatori finanziari dovrannoย comunicare all’Anagrafe tributaria i dati sulla giacenza media di tutti i conti correnti riferita all’anno precedente. Le informazioni finiranno del data base dell’Inps e saranno utilizzate direttamente per il calcolo dell’Isee. Chiunque deciderร di presentare la domanda per avere l’attestazione del reddito familiare, per accedere alle prestazioni sociali agevolate o avere lo sconto sulle tasse universitarie, non dovrร quindi piรน autocertificare l’ammontare delle somme depositate in banca, in quanto i dati saranno acquisti a monte. E partiranno i controlli sulle dichiarazioni del passato.
E’ stata la riforma dell’Isee, entrata in vigore a gennaio, ad imporre l’obbligo di riportare anche la giacenza media dei depositi al momento della richiesta dell’attestazione del reddito, in modo da poter incrociare i dati dei richiedenti con i conti bancari.
La giacenza media รจ l’importo delle somme a credito nel corso dell’anno sul conto corrente, suddivise in base al numero dei giorni. In pratica si ottiene sommando i “numeri creditori totali” riportati negli estratti conto in maniera da coprire tutto l’anno (ad esempio, se si ricevono estratti conto trimestrali, il primo estratto riporta i numeri creditori totali dal 1ยฐ gennaio al 31 marzo, il secondo dal 1ยฐ aprile al 30 giugno e cosรฌ via) e poi dividere questo importo per 365.ย Anche se fino ad ora era sufficiente calcolare da sรฉ e indicare questo dato, la sua introduzione come deterrente contro i “falsi poveri” ha avuto successo, come emerge anche da uno studio della Cislย sui i dati trimestrali del nuovo Isee presentatiย dal Ministero del lavoro, che offrono una fotografia delle dichiarazioni decisamente molto diversa dal passato.