Agli azionisti 30 mld, ai dipendenti meno di 15 dollari, il caso McDonald’s

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McDonald’s è una delle aziende più conosciute del mondo e adesso la nota catena di fast food sarà ancora più famosa per via della scelta di spartire i dividendi quasi esclusivamente con gli azionisti. In pratica, stando a quanto riportano i giornali, le tasche degli investitori si gonfieranno a differenza di quelle dei dipendenti. Le aziende che funzionano e lo fanno alla grande, ogni anno forniscono a dipendenti e azionisti un piccolo bonus legato ai dividendi dell’azienda. Quest’anno McDonald’s ha deciso di sbilanciare la spartizione a favore degli azionisti così si scopre che gli investitori, finanziati con nuovi prestiti e maggiori tagli ai costi, saranno in prima linea.

McDonald’s ancora in crisi

Lo ha detto l’ad della catena di fast food Steve Easterbrook durante l’investor day. I dipendenti dell’azienda, com’è facile intuire, hanno protestato. Sono loro infatti che tengono in piedi tutto il sistema e come premio economico hanno avuto soltanto 15 dollari. Chiedono pertanto un aumento più consistente dello stipendio. Scrive Repubblica:

lo stipendio raddoppiato, secondo i conti degli analisti, tirerà fuori dall’indigenza almeno 140mila persone e servirà da stimolo ai consumi, ma potrebbe mettere in difficoltà l’intero settore visto che il 30 per cento dei costi è legato ai salari. Le catene di ristorazione sono quindi già al lavoro, in cerca di modi ingegnosi per diminuire i servizi forniti dal personale e dimezzare i dipendenti attraverso l’automatizzazione dei processi.

McDonald’s ora non ha fretta di raggiungere la soglia dei 15 euro ma ha bisogno di sedare le proteste così da gestire sia gli investitori che i dipendenti.

 

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