Alitalia, quali cambiamenti nel Cda dopo accordo con Ethiad

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C’è la paura, in questo momento, che qualsiasi decisione importante possa influenzare il giudizio delle autorità europee. Il Cda è quindi in guardia per evitare passi falsi sul piano industriale. Sicuramente  nei prossimi mesi Alitalia manterrà un profilo basso per non far pensare che Etihad, ufficialmente in minoranza, si entrata  per comandare. Questo l’Unione europea non lo permetterebbe.

Intanto l’ad Gabriele Del Torchio ha presentato ai consiglieri i dettagli del contratto con gli arabi. Non si è detto di prestito ponte né di argomenti legati al capitale. Per quel che riguarda il vertice, presidente e cda saranno rinnovati dopo il parere favorevole della Ue, quando sarà ufficializzata la nuova organizzazione, si presume in novembre; la mansione di ad è invece indipendente e non è lasciato fuori che già nelle prossime settimane Del Torchio, come manifestato, lasci il posto al suo successore: il nome più attendibile è quello di Silvano Cassano, in passato alla Hertz insieme al numero uno di Etihad, James Hogan.

Alitalia, ora l’accordo con Ethiad è una realtà

Del Torchio, ha comunicato che rinuncerà al bonus di oltre 1,5 milioni maturato per aver raggiunto l’accordo con Etihad. La sola decisione importante presa dal cda è inerente all’uscita dalla flotta di dieci aerei di corto e medio raggio, connesso con l’intento di diminuire l’attività in Italia e in Europa per convogliare sul lungo, più strategico e più proficuo. La flotta di Alitalia diminuirà quindi a 120 aerei.  E intanto le Fs e il ministero dei Trasporti hanno sottoscritto l’intesa per una superiore raggiungibilità ferroviaria dei principali aeroporti italiani. Il 14 dicembre verrà inaugurato il collegamento Termini-Fiumicino con i treni Freccia Argento provenienti da Venezia-Bologna-Firenze.

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