C’è bisogno di stringere su Alitalia e questo ha fatto sì che si dovesse organizzare una riunione tra i ministeri interessati per riuscire a trovare un accordo sulle caratteristiche della newco che dovrà gestirla definitivamente.

C’è bisogno di stringere su Alitalia e questo ha fatto sì che si dovesse organizzare una riunione tra i ministeri interessati per riuscire a trovare un accordo sulle caratteristiche della newco che dovrà gestirla definitivamente.

È partita quella che può essere definita la fase due del nuovo tentativo di salvataggio di Alitalia: una delle costanti è l’interesse di Lufthansa per la compagnia. Il vettore, pur mantenendo un atteggiamento rispettoso delle dinamiche, torna ancora una volta a esprimere quali siano le sue condizioni per un eventuale coinvolgimento.
Alitalia in stallo: la situazione è più difficile del previsto. Il termine per le offerte vincolanti è passato e nulla è stato raggiunto: al momento Ferrovie dello Stato non ha nemmeno presentato richiesta di proroga e c’è da chiedersi se questi due anni siano stati sprecati nel tentativo di raggiungere qualcosa di impossibile.
Il caso del nuovo amministratore delegato di Alitalia, l’australiano Cramer Ball, è soltanto l’ultimo in ordine di tempo di una lunga teoria di manager arrivati da oltre confine alla guida di aziende della Pensiola da rilanciare dopo essere state acquistare da gruppi stranieri.
Sarà Cramer Ball il nuovo amministratore delegato di Alitalia, a partire dal prossimo marzo. Lo comunica la stessa compagnia aerea, che l’ha chiamato in consiglio di amministrazione per poi assegnargli la carica di ad.
Alitalia annuncia la nomina di Cramer Ball quale membro del Consiglio di Amministrazione designato ad assumere la carica di Ceo con decorrenza dall’inizio di Marzo 2016.
Alitalia è in perdita. Lascia sul terreno circa 700.000 euro al giorno. L’obiettivo del management è che perda sempre meno soldi, anche se la situazione è delicata.
Si conclude con quattro condanne e tre assoluzioni, dinanzi ai giudici della sesta sezione penale del tribunale di Roma, il processo riguardante il dissesto della vecchia Alitalia per perdite di oltre 4 miliardi di euro attraverso una serie di operazioni abnormi o ingiustificate sotto il profilo economico e gestionale nel periodo che va dal 2001 al 2007.
Silvano Cassano si è dimesso per motivi personali dalla carica amministratore delegato di Alitalia, la nuova compagnia partecipata al 49% da Etihad e dal rimanente 51% da soci italiani.
La notizia ora è ufficiale. Durante lo scorso anno Ryanair ha trasportato più passeggeri rispetto ad Alitalia.