Un maggior spazio al contratto di apprendistato, esteso magari in via provvisoria e sperimentale, porterebbe dei benefici per il mercato del lavoro? Probabilmente si. Si parla di benefici per le grandi aziende, nonchรฉ per le scuole e le universitร che ne uscirebbero valorizzate. Il collocamento degli apprendistati nella rete produttiva locale godrebbe da ciรฒ.
Occorre, dunque, elevare l’istruzione tecnica e professionale, valorizzare l’orientamento e le sue attivitร , accrescere il placement universitario. Sarebbe, inoltre, necessario pensare a degli incentivi specifici per i tirocini, cosรฌ che poi le imprese li trasformino in contratto di lavoro. Le idee provengono dalla commissione Lavoro della Camera, che ha presentato i risultati di un’indagine effettuata sul mercato del lavoro nei giorni scorsi. Dalle indagini sono emerse nuove misure al fine di far fronte all’emergenza occupazione dei giovani.
In Italia sono al momento presenti piรน di sette milioni di soggetti che versano in condizioni di disagio dal punto di vista occupazionale. A loro occorre aggiungere i disoccupati e gli inattivi, nonchรจ i lavoratori part time (involontari) e i percettori di strumenti di sostegno al reddito.
I giovani sono sempre piรน penalizzati, dal momento che nel confronto con gli altri Paesi europei รจ emerso che in Italia il rischio di restare senza un impiego รจ altissimo. I ragazzi lo soffrono particolarmente rispetto alle altre fasce d’etร .
Occorre, a tutti i costi, creare domanda di lavoro. Tuttavia รจ necessario irrobustire anche la fase di transizione tra scuola e lavoro, eliminando le cause che hanno condotto il piรน delle volte il sistema di formazione professionale a essere autoreferenziale.