Aumento delle entrate tributarie nei primi 7 mesi dell’anno

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Pronti anche i dati relativi alle entrate tributarie riferiti ai primi 7 mesi dell’anno che inseriscono nel calcolo anche qualche dato sulle dichiarazione dei redditi del 2015. Il segno più è sempre presente e questo fa piacere perché al crescere del gettito fiscale potrebbero corrispondere maggiori servizi per i contribuenti. 

Il resoconto è chiaramente offerto in maniera esaustiva dal Fisco che prima di parlare nel dettaglio di entrate dirette e indirette, spiega:

Crescono le entrate tributarie e contributive durante il primo semestre 2015

Da gennaio a luglio, il gettito delle entrate tributarie erariali, rilevate secondo il criterio della competenza giuridica, è cresciuto di quasi un miliardo e mezzo rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. In numeri, le casse dello Stato hanno incamerato oltre 234 miliardi di euro (+0,6% sugli stessi mesi 2014). A tirare il carro, in particolare, le imposte dirette che hanno rifornito il “caveau” del Paese di più di 130 miliardi (+1,2% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente): un aumento così consistente da annullare i riflessi negativi del dato relativo alle imposte indirette (–149 milioni di euro, pari a –0,1%).

Il dettaglio sulle cifre è on line sul sito del dipartimento Finanze, che ha pubblicato oggi il Bollettino gennaio/luglio, corredato dalle Appendici statistiche e dalla guida normativa, e la Nota tecnica. Con un comunicato stampa, poi, lo stesso Df fa sapere che l’aumento complessivo delle entrate è ancora più significativo, poiché quest’anno è venuto meno il gettito straordinario, incassato nel 2014, proveniente dall’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia.

Cresce quini del 2% il gettito delle imposte il cui andamento non è legato alla congiuntura economica. Interessante come le entrate relative ai giochi abbiano raggiunto quota 7 miliardi con un incremento di 151 milioni di euro (+2,2%) che è poco meno dell’imposta sul consumo dei tabacchi e 55 milioni in più dell’imposta su successioni e donazioni.

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