Banca Popolare di Bari: sempre vicini al territorio, nonostante le difficoltà

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Gli ultimi due anni l’hanno messa a dura prova, ma nemmeno in un momento l’hanno abbattuta. Stiamo parlando della Banca Popolare di Bari. Nelle parole del suo presidente, ma nei fatti dimostrati anche dal Vice Direttore Generale Luigi Jacobini e dal resto dei vertici del Gruppo pugliese, la determinazione e la voglia di continuare a restare al fianco del territorio con cui è cresciuta in questi anni è stata più forte di tutto.

Solamente nel 2016 l’istituto pugliese è stato oggetto della bellezza di quattro ispezioni della Banca d’Italia, a cui si è aggiunto anche un accertamento della Procura di Bari. Una situazione non semplice che, però, è stata affrontata con grande maturità ed equilibrio dai vertici dell’istituto pugliese, tra i quali anche il Vice Direttore Generale Luigi Jacobini. I movimenti della Popolare di Bari sono avvenuti nel massimo rispetto delle norme, cercando anche di compensare la competitività della Banca.

Un ottimo segnale di tale direzione intrapresa è arrivato proprio nello scorso anno, con la felice conclusione dell’operazione di collocazione degli Npl, trovando un rendimento che ha fruttato addirittura il 30%. Dopo l’incorporazione di Banca Tercas e come gruppo nel 2017 l’istituto pugliese ha fatto registrare un rapporto di Npl su crediti complessivi pari al 25%. Ebbene, tale cifra è in previsione di scendere notevolmente nel prossimo biennio: nel 2019, infatti, si ridurrà al di sotto della soglia del 10%.

Nonostante il passato e anche il presente spesso e volentieri siano stati costellati da molta incertezza, c’è sempre la voglia di puntare in alto e crescere. In un ventennio, infatti, la Popolare di Bari ha portato a termine positivamente la bellezza di 28 fusioni tramite incorporazione. La strada che è stata segnata e intrapresa è quella giusta, soprattutto ora che si è sbloccato anche l’iter che porterà alla trasformazione in Spa.

 

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