La Bce acquisterà titoli di Stato governativi?

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Sono giorni in cui molte voci si rincorrono. Giorni di decisioni molto importanti per le sorti del Vecchio Continente. Molte di esse ruotano intorno alla Bce.

La Banca centrale europea potrà durante il primo trimestre 2015 valutare se sarà necessario estendere ai titoli di Stato della zona euro il programma di sottoscrizione di asset per ora limitato ad ‘abs’ e obbligazioni bancarie garantite? Acquisterà, dunque, titoli di Stato governativi?

Per molti la risposta è positiva. Tra costoro vi è il vicepresidente dell’Eurotower Vitor Constancio, il quale ha rammentato che lo scopo di Francoforte è di riportare il bilancio sui livelli di marzo 2012, circa 1.000 miliardi di euro oltre i valori attuali:

Nostro compito è ovviamente quello di monitorare con attenzione ogni fase del processo, in modo che non si discosti dalle aspettative. In particolare, durante il primo trimestre saremo in grado di fare una valutazione più appropriata.Se l’evoluzione [dell’incremento del bilancio] si discosterà dalle aspettative dovremo prendere in considerazione l’ipotesi di acquistare asset diversi, compresi titoli di Stato sul secondario in quanto mercato più liquido e di maggior spessore. Si tratterebbe esclusivamente di una decisione di politica monetaria, di acquisti in proporzione alle quote di capitale nel rispetto del nostro mandato e delle norme vigenti.

Le parole di Constancio sono state fino a questo momento le più comprensibili in merito alla tempistica del possibile vero e proprio ‘quantitative easing’ che punta a stimolare l’inflazione.

L’inflazione della zona euro si muove attualmente al tasso annuo di 0,4% – ben lontano del target Bce di poco sotto 2% – e, secondo l’opinione del vicepresidente, il rischio è che la dinamica tanto moderata dei prezzi al consumo prosegua ancora a lungo.

 

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