Borse, cosa aspettarsi dal 2015?

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Che anno sarà per i principali mercati azionari? Cosa dobbiamo aspettarci dalle Borse per quanto riguarda 2015?

Bill Gross, vera e propria eminenza nel comparto dei bond, non ha dubbi. Il gestore obbligazionario, arrivato alla veneranda età di settant’anni, ritiene che i bei tempi sono finiti. Lo dice all’interno della newsletter del mese di Janus Capital, società di cui ora fa parte dopo aver lasciato la ‘sua’ Pimco:

Diverse asset class sono destinate ad avere ritorni negativi: anche se individuare la fine di un mercato Toro (al rialzo) è difficile, i prossimi 12 mesi potrebbero segnare un punto di svolta. In particolare se la Fed, trattenuta dal dollaro forte e dal crollo del petrolio, non avrà il coraggio di alzare i tassi d’interesse. In generale occorre punta l’indice sui rischi impliciti contenuti nella risposta delle banche centrali alla crisi finanziaria, ossia la mareggiata di denaro stampato con grande generosità, che ha spinto su asset rischiosi molti investitori in cerca di ritorni decenti. Il problema di fondo è che, grazie all’attivismo delle banche centrali, il ritorno dei titoli di Stato a breve termine è a zero (o, come nel caso della Germania, sottozero).

Quando si verifica questo, sempre secondo quanto è stato dichiarato da Bill Gross, la creazione di credito non ha più effetti di stimolo, come insegna la tendenza giapponese degli ultimi anni. Occorre dunque fare attenzione a puntare su asset di qualità (i Treasuries o l’azionario di società con bassi debiti e ricchi dividendi, o ancora corporate bond solidi). Nel 2015 bisogna muoveri con prudenza. Per non ritrovarsi senza sedia quando improvvisamente la situazione cambierà.

 

 

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