Borse Europee, andamento dei listini

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 Che non sarebbe stata una gran giornata, lo si è capito all’uscita del PMI Markit cinese, stanotte, lo rivela il commento giornaliero ai mercati finanziari di Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr.

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La survey manifatturiera sponsorizzata da HSBC ha significativamente deluso (49,6 da prec vs attese per 50.3), marcando il primo calo sotto la soglia di contrazione dell’attività, da agosto scorso. La debolezza è confermata dai sottoindici, con i new orders a loro volta in calo (49.8) gravati da un marcata debolezza del canale export, che la domanda interna non è riuscita a compensare. Rispetto alla survey cosiddetta “ufficiale” pubblicata dall’ufficio statistico statale, il Markit PMI ha un maggior focus sulla piccola e media impresa, il comparto maggiormente impattato dalla fiammata dei tassi monetari e dallo stress causato allo “shadow banking system” dalla crisi di alcuni wealth management products (vedi lampi di venerdi scorso).

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Ciò può aver esaltato la debolezza di questa survey che però conferma il quadro di rallentamento ciclico emerso dai dati macro di dicembre, pubblicati lunedi. Su queste basi, sorprende poco che la People Bank of China abbia messo mano alla tasca i giorni scorsi, varando una serie di misure per allentare lo stress sul credito. E’ possibile che un po’ di sollievo trapeli già nel PMI ufficiale in uscita il 2 febbraio, ma è indubbio che gli ultimi dati costringono a rivedere il momentum con cui l’economia cinese ha approcciato il 2014.Inutile dire che il sentiment della seduta asiatica ha risentito della doccia scozzese sul primo PMI della giornata, con cali diffusi sui principali indici, anche se solo l’Hong Kong Cina Enterprises (-2.1%) ha subito una debacle.

 

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