Borse europee in cerca del rimbalzo

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Le Borse europee aprono la seduta in cerca di un rimbalzo. Nel frattempo, Shanghai ha terminato la sessione in rosso dell’1,7% – dopo essere giunta a lasciare sul terreno il 5% – estendendo così il tonfo di ieri (-8,48%) quando si è registrato il peggior crollo dal 2007 ad oggi.

Gli investitori hanno, infatti, paura che gli interventi del governo a supporto dei mercati asiatici non siano sufficienti. Anche perché l’economia dell’ex impero celeste dà cenni di rallentamento aumentando le incertezze sulla ripresa globale: a farne le spese è il petrolio che si muove in calo per il quinto giorno consecutivo con il Wti che scambia sotto quota 47 dollari.

Malgrado tutto, però, i mercati del Vecchio continente provano il rimbalzo scommettendo sull’evoluzione positiva delle trattative tra la Grecia e i creditori internazionali, mentre gli occhi degli addetti ai lavori sono rivolti alla prossima riunione della Federal Reserve sulla politica monetaria Usa in agenda per oggi e domani: gli analisti si aspettano che nel comunicato che verrà diffuso al termine del meeting la Fed ribadisca che i tassi cresceranno probabilmente quest’anno ma che l’esatta tempistica dipende dai dati macroeconomici.

Intanto, a provocare la caduta libera di Shanghai ieri sono state le speculazioni secondo le quali gli sforzi del governo per sostenere i mercati sarebbero insostenibili: un dubbio che ancora non è stato sciolto e così mentre Pechino rassicura di voler fare quanto necessario, gli investitori sono convinti che il crollo delle quotazioni possa frenare la crescita della secondo economia mondiale. Il tutto mentre dagli Stati Uniti si attendono i dati sulla fiducia dei consumatori.

“Il peggio è passato, ma c’è spazio per un’ulteriore correzione” dice a Bloomberg Steve Yang di Ubs che aggiunge: “I fondi non hanno motivo di comprare in aggressiva”. Nel frattempo, nelle ultime due settimane, Shanghai ha bruciato 613 miliardi di dollari: “La fiducia è molto bassa, serve maggior supporto” dice Wu Kan di Dragon Life.

 

 

 

 

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