Borse, seconda giornata di recuperi sui principali listini

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Seconda giornata consecutiva di forti rialzi sui principali listini mondiali, con quelli europei pronti a fare la loro parte.

Le possibilità che nel fine settimana si giunga a un accordo tra la Grecia e i creditori sono cresciute dopo la presentazione di un piano di riforme da parte del Premier ellenico Alexis Tsipras. Sono contenute numerose delle misure che Bce, Ue e Fmi chiedevano di applicare. In cambio, Atene domanda uno stanziamento di 53,5 miliardi da parte del fondo salva-Stati europeo, per far fronte alle obbligazioni finanziarie dei prossimi tre anni. Oggi, il Parlamento greco deve dare il mandato al governo di trattare e il fronte interno di Syriza si presenta spaccato.

La soluzione sembra comunque a portata di mano e lo spread tra Btp e Bund tedeschi in area 125 punti, con il decennale italiano che rende il 2,1% sul mercato secondario. Il Tesoro ha piazzato 6,5 miliardi di Bot annuali (a fronte di richieste per quasi 9,9 miliardi) con un rendimento medio dello 0,124%, in crescita di 6 punti base e ai massimi da febbraio. La prospettiva di continuità rafforza la moneta unica: l’euro oscilla intorno a quota 1,12 nei confronti del dollaro. Sul fronte azionario, Milano è in rialzo del 2,5% sostenuta dalle banche: Intesa Sanpaolo e Unicredit in avvio di seduta non riuscivano neppure a fare prezzo. Bene anche le altre Piazze europee: Francoforte sale del 2,4%, Parigi del 2,7% e Londra dell’1%. A Wall Street, a poche battute dallo stop alle contrattazioni Ue, il Dow Jones e il Nasdaq sono allineati sul +1%, lo S&P500 aggiunge lo 0,8%.

A spiegare il rinnovato ottimismo degli investitori non bastano le vicende greche, che rappresentano ben poca cosa – in termini strettamente numerici – se rapportati all’effetto dirompente dello scoppio della bolla cinese sui mercati finanziari. Dopo una correzione lunga un mese, che ha portato a erodere migliaia di dollari di valore alle azioni di Shanghai, e l’intervento massiccio delle autorità (che hanno bloccato molti titoli e agevolato le iniezioni di liquidità), il listino della Cina continentale segna il secondo giorno di forte recupero: chiude in rialzo del 4,54%, Shenzhen sale del 4,59%.

 

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