Btp Italia, rendimento indicizzato all’inflazione

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 Il Btp Italia a sei anni, che dà un rendimento minimo dell’1,65% indicizzato all’inflazione, ha avuto 10,49 miliardi di ordini; il Tesoro ha deciso di chiudere l’offerta istituzionale alle 9:40 della mattina del primo giorno disponibile.

A questa cifra vanno sommati i circa 10 miliardi richiesti dagli investitori retail per una cifra complessiva superiore a 20 miliardi. Il Tesoro ha confermato infatti che l’importo emesso dei nuovi Btp Italia con scadenza a sei anni è di 20,564 miliardi.

Btp Italia, grande successo di questa nuova emissione

“Nel corso della prima fase del periodo di collocamento (dedicata a investitori retail), dal 14 al 16 aprile (ore 14), sono stati conclusi 170.217 contratti per un controvalore pari a 10,068 miliardi di euro, mentre nella seconda fase del periodo di collocamento (dedicata a investitori istituzionali), che si è aperta e conclusa nella giornata odierna, il numero di contratti conclusi è stato pari a 1.054 Per un controvalore pari a 10,496 miliardi”, espone il Mef.

Btp Italia, raggiunti i 6 mld di richieste il giorno di collocamento

In merito, Pietro Bianculli, Head of Syndicate Italy di UniCredit, evidenzia gli “importanti obiettivi” raggiunti dal ministero dell’Economia. Anzitutto, il Tesoro “ha allungato la scadenza del titolo, da 4 a 6 anni, con benefici effetti per la vita media del debito, ottenendo un repricing del differenziale tra curva dei titoli nominali e dei titoli legati all’inflazione”. Per Chiara Manenti, fixed-income strategist del Servizio Studi di Intesa Sanpaolo, “nonostante l’introduzione del meccanismo di collocamento in due fasi e l’esercizio della chiusura anticipata l’emissione ha raggiunto i 20 miliardi, pari all’importo necessario a colmare le nuove necessità di funding emerse dalla presentazione del nuovo Def”.

 

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