Cosa cambia nei contratti telefonici con il ddl Concorrenza

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Il ddl Concorrenza ha introdotto delle importanti novità in materia di telefonia. In pratica s’interverrà su attivazione e disdetta dei contatti, sui costi di annullamento e uscita anticipata ma anche sulle procedure telematiche e sul consenso per l’attivazione dei servizi. 

I contratti con gli operatori telefonici si potranno attivare e disdire in ogni momento anche per via telematica. Una procedura che è da considerarsi comoda e immediata nonché chiara visto che i costi della disdetta dovranno essere sempre chiari e trasparenti. Se invece si annulleranno i contratti prima della naturale scadenza è previsto il pagamento di una specie di penale che può arrivare anche a 24 mesi.

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Tutte queste novità sono state introdotte dal ddl Concorrenza, approvato dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio scorso. Anche se adesso si potrà assistere a qualche cambiamento in corso d’opera fino alla conclusione dell’iter della legge, in linea di massima sono state recepite due delibere che l’AgCom ha mandato in consultare pubblica. L’obiettivo delle delibere è ottenere maggiore trasparenza e linearità nel rapporto operatore-utente.

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Uno dei punti che interessa maggiormente è quello dei costi di disdetta. Devono essere comunicati all’utente in fase di sottoscrizione del contratto. Un principio ribadito anche dal nuovo Codice del Consumo in vigore da giugno. Tutti gli utenti hanno il diritto di conoscere l’offerta prima di sottoscriverla e dell’offerta fanno parte anche i costi di disdetta. Il ddl Concorrenza, in più chiede agli operatori telefonici che i costi della disdetta siano comunicati all’Autorità per le garanzie delle comunicazioni esplicitando la composizione di ciascuna voce e la rispettiva giustificazione economica.

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