Cambiare il conto corrente, i costi e le mosse da fare

Home > Finanza Personale > Cambiare il conto corrente, i costi e le mosse da fare

 Sono molte le persone che trovano che i costi del proprio conto corrente siano eccessivi. Per questi, il cambio di conto corrente è importante ed è necessario sapere come fare per trovare un conto che sia maggiormente in linea con le proprie esigenze.

Il reddito minimo garantito, chi lo può richiedere

Per l’Ausbef, l’Associazione che difende gli utenti dei servizi bancari e finanziari, e Federconsumatori, l’Associazione dei consumatori, hanno chiesto che vengano applicate delle sanzioni a quelle banche che non permettono il trasferimento del conto corrente senza spese aggiuntive. L’Italia in Europa è tra le peggiori in questo settore nel senso che le spese per la gestione del conto corrente sono tra le più alte. Il trasferimento del conto corrente senza spese che faciliti la concorrenza tra le banche rientra in un disegno di legge collegato alla Legge di Stabilità, ma le associazioni dei consumatori fanno notare che senza le sanzioni c’è il rischio che il tutto sia inutile.

L’indice del clima di fiducia delle imprese in crescita a novembre

Sul costo del conto corrente in Italia ci sono dati divergenti. Secondo la Banca d’Italia la spesa è di 101 euro per ogni anno e la media europea è di 114 euro. Per l’Ausbef invece i costi sono più alti ed ammontano a 347 euro per ogni anno.

L’Ausbef e Ferconsumatori hanno chiesto che nella Legge di Stabilità entrasse la portabilità del conto corrente entro 30 giorni. Nella Legge di Stabilità approvata da poco la proposta della portabilità dei conti correnti rapida e senza costi non è passata però. L’unica cosa che è entrata è la portabilità dei servizi a pagamento da una banca a un’altra senza costi.

Sul sito di Patti Chiari, che fa riferimento al consorzio per la trasparenza nei rapporti tra banche e clienti, si può trovare un’informativa che spiega le quattro mosse da fare per cambiare un conto corrente. Per prima cosa, bisogna scegliere un nuovo conto che sia più adatto alle proprie esigenze; poi bisogna valutare quali servizi spostare nel nuovo conto; segue il trasferimento dei servizi; e quindi la chiusura del vecchio conto. La procedura sembrerebbe semplice, ma in realtà le associazioni dei consumatori ne hanno messo in mostra più volte le difficoltà.

Lascia un commento