Capodanno, aumentano dell’8% i consumi di zampone e cotechino

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Le famiglie italiane hanno sempre amato tutte le tradizioni del BelPaese. Tra queste figurano anche quelle tradizioni seguite per tener fede a una credenza della quale talvolta si ignorano le stesse origini.

Una cosa è certa: la sera di San Silvestro è obbligatorio l’assaggio di due lenticchie, perché a livello folkloristico vuol dire augurarsi di avere più soldi per l’anno venturo.

Di questi tempi, peraltro, con la crisi che galoppa, gli italiani ne avrebbero proprio bisogno.

Le altre due pietanze che non possono mancare per nessun motivo sono poi il cotechino e lo zampone.

Cotechino e zampone appaiono sulle tavole quasi esclusivamente soltanto durante il periodo di Capodanno e, in particolar modo, in maniera abbondante durante l’ultimo giorno dell’anno e il primo giorno del nuovo anno.

Per il 2012 il trend impone di risparmiare e di mettere in tavola un cenone Low Cost, giacché la crisi si fa sentire, in particolar modo nelle Regioni del Sud.

Malgrado ciò, le famiglie italiani non vogliono rinunciare a cotechini e zamponi. Prova ne è che i consumi sono saliti dell’8% rispetto al 2011. Nel complesso sono stati venduti circa sei milioni di chili di cotechino e zampone, così da essere messi sulle tavole dell’intera Penisola.

I dati in questione sono stati forniti da Coldiretti. Consideriamo, tutto sommato, che siano stime molto positive per questo tipo di mercato.

Basti pensare infatti che il 62% degli italiani, ovvero in media due italiani su tre, mangeranno a capodanno cotechino e zampone.

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