Il petrolio si trova ai minimi storici da 4 anni a questa parte, eppure i prezzi dei carburanti non stentano a scendere. Sono ben 12 i centesimi di troppo sul prezzo attuale della benzina e ben diciassette su quello del gasolio.
ร questo ciรฒ che si evince dalle comparazioni effettuate dallโO.N.F. โ Osservatorio Nazionale Federconsumatori che, da anni, controlla a stretto giro lโandamento dei prezzi dei carburanti, delle quotazioni del petrolio e del cambio Euro Dollaro.
Se si vogliono ritrovare valori simili delle quotazioni รจ necessario risalire a settembre 2010, quando benzina e gasolio erano distribuiti a prezzi notevolmente piรน bassi.
Naturalmente, il calcolo tiene conto non solo dellโandamento del cambio, ma anche dellโaumento delle accise e dellโIVA.
Con questo sovrapprezzo le ricadute sulle tasche dei cittadini sono estremamente pesanti: secondo i nostri calcoli ammontano a ben +144 Euro annui quelle dirette, a +118 Euro annui quelle indirette (dovute allโimpatto del costo dei carburanti sui prezzi dei beni di prima necessitร che, nel nostro Paese, sono distribuiti per lโ86% su gomma), per un totale di +262 Euro annui.
ร dunque fondamentale che il Governo intervenga prontamente per porre fine a questa situazione. Non รจ tollerabile questa lentezza nellโadeguamento dei prezzi, che avviene subito al rialzo e quasi mai al ribasso.
Su queste cifre in aumento gravano anche le decisioni del Governo. ร impressionante osservare, infatti, come sia aumentata lโaccisa rispetto a 4 anni fa: passando da 0,56 cent al litro a 0,73 Euro al litro (per la benzina).
Per tale ragione รจ importantissimo avviare misure tese al calmieramento dei prezzi, attraverso la completa liberalizzazione del canale di distribuzione e lโampliamento della rete no-logo (presso la quale si risparmiano anche 8-9 centesimi al litro). ร necessario inoltre evitare categoricamente qualsiasi nuovo aumento delle accise.