Cartelle esattoriali via PEC a partire dal 2016

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Niente scampo per gli evasori e una nuova stretta su controlli e sanzioni a partire dal 2016. Sembra infatti che da giugno del prossimo anno le cartelle esattoriali per imprese e professionisti, sanno inviate tramite posta certificata. Tutto è scritto nella Riforma fiscale e nei decreti del Consiglio dei ministri. 

Per un lieve adempimento il ritardo non potrà essere superiore a 7 giorni anche perché Equitalia potrà immediatamente inviare il proprio avviso di riscossione. Un avviso che arriverà in modo più veloce e diretto in amministrazione visto che si potrà usare la PEC.

I decreti che introducono questa novità adesso devono tornare in Parlamento per un altro passaggio di consultazione e poi il Governo li approverà definitivamente. Secondo Poletti questa pratica si potrà dire conclusa anche in un paio di settimane.

Più poteri ad Equitalia nella riforma fiscale

I provvedimenti illustrati dal ministro riguardano dunque il riordino delle agenzie fiscali, la revisione delle sanzioni, il monitoraggio dell’evasione fiscale e la riforma del contenzioso tributario. Il Fisco avrà l’obbligo di inviare le cartelle esattoriali via PEC a imprenditori individuali, società, e professionisti, mentre continueranno a poter essere inviate anche in forma cartacea le cartelle esattoriali ai privati cittadini.

Se però la PEC dell’azienda non dovesse funzionare o ci dovessero essere problemi con questo strumento da parte dell’Erario? In questi casi particolari la cartella è notificata presso la Camera di Commercio competente per territorio, e ne viene data notizia al destinatario tramite raccomandata.

Per chiedere la rateizzazione, fino a questo momento, bisognava giocare d’anticipo. Adesso Equitalia offre una nuova opportunità: una settimana di ritardo. Entro 7 giorni dalla scadenza della tassa da pagare, si potrà comunque fare richiesta di rateizzare i pagamenti. Si è passati da 5 a 7 giorni ma è calato anche l’aggio sulle cartelle Equitalia al 6%.

Un’altra novità riguarda le agevolazioni fiscali: ogni cinque anni verranno sottoposte a verifica, ed eventualmente confermate, modificate oppure cancellate.

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