Crescono le detrazioni sui bebè

 Il testo della Legge di Stabilità presentato in commissione Bilancio della Camera è stato sottoposto ad ulteriori modifiche che hanno portato ad una soglia di maggiore entità la somma delle detrazioni per i figli a carico che non hanno ancora compiuto 3 anni.

Per i cosiddetti bebè, le giovani coppie hanno a disposizione non più agevolazioni per 900 euro ma il monte complessivo degli sconti sale a 1220 euro. Aumenta anche il limite massimo delle detrazioni per i disabili che arriva a 400 euro.

La situazione attuale prevede che le detrazioni per i figli fino a 3 anni siano pari a 900 euro e per i figli che superano i 3 anni siano pari ad 800 euro. Il primo emendamento alla Legge di Stabilità proponeva un aumento di 150 euro per entrambe le detrazioni. Mentre l’ultima versione del testo propone un aumento di 320 euro per i figli under3 e un aumento di 150 euro per i figli che superano i tre anni. Per il figlio disabile si ottiene un’ulteriore detrazione di 400 euro.

Oltre alle detrazioni sui figli, tra i temi caldi discussi in parlamento c’è quello delle pensioni di guerra e degli assegni di reversibilità per chi ha un reddito che supera i 15000 euro annui. In più sembra che sarà proposto l’abbassamento della no tax area Irap.

Gli incentivi alle imprese a Bologna

 La Camera di Commercio di Bologna mette a disposizione una serie d’incentivi per favorire la ripresa e lo sviluppo delle aziende. Quest’anno ha pubblicato un bando per fornire “Aiuti in conto interessi a sostegno del credito alle PMI 2012“.

Come dice il titolo stesso del bando, i beneficiari di questi aiuti sono le Micro, le Piccole e le Medie Imprese che rispettano i requisti indicati nell’articolo 3 del bando per gli interventi elencati invece negli articoli 5, 6 e 7. Si tratta di imprese che hanno già ottenuto un finanziamento bancario, ma lo hanno ottenuto soltanto con l’intermediazione dei Consorzi di Garanzia Fidi che sono stati riconosciuti come intermediari dalla Giunta camerale.

I Confidi sono i Consorzi Fisi e le Cooperative di garanzia che senza scopo di lucro si occupano di favorire le attività delle imprese fornendo dei prestiti alle imprese tramite le banche convenzionate.

Il contributo oggetto del bando della Camera di Commercio di Bologna, serve in pratica ad abbattere gli interessi pagati dalle imprese per i finanziamenti che hanno ottenuto tramite i Confidi. In generale è erogata una somma che equivale al 40% del tasso d’interesse iniziale del finanziamento. L’importo è erogato in un’unica soluzione da parte della Camera di Commercio tramite bonifico bancario.

Tutte le altre informazioni possono essere percepite da questo sito.

Incentivi per famiglie e PA sui riscaldamenti

 Il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, ha presentato il nuovo conto termico, che prevede incentivi per le famiglie e per le pubbliche amministrazioni che spendono soldi per l’acquisto di caldaie e stufe ecologiche. Si tratta di un fondo abbastanza sostanzioso di ben 900 milioni di euro annui che devono coprire le spese volte al miglioramento dell’efficienza energetica.

Corrado Passera parla di conto termico e spiega che chi investe in strumenti ecologici ha la possibilità di finanziarsi fino al 40% della spesa con questi incentivi. Il fondo sarà erogato in due anni, ma se l’intervento dei cittadini è molto ingente, ci sarà un erogazione spalmata in cinque anni.

Lo schema del decreto di cui stiamo illustrando gli effetti, adesso, dovrà essere esaminato dalla Conferenza Unificata. Il ministro dello Sviluppo Economico, in accordo con il dicastero presieduto da Corrado Clini, quello dell’Ambiente, punta a rilanciare con gli incentivi il tema delle energie rinnovabili.

Per reperire il denaro messo a disposizione di chi scegli la strada dell’ecologia, si useranno le bollette del gas, ma non s’interverrà sulla bolletta elettrica.

Il decreto ministeriale prevede anche un capitolo ad hoc per le Pubbliche Amministrazioni che saranno sostenute nelle spese per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. In questo modo dovrebbero essere superate le restrizioni fiscali e di bilancio che fino a questo momento hanno bloccato gli investimenti.

Crea lavoro della Regione Veneto

 La Regione Veneto offre l’opportunità ai giovani veneti di trovare spazio e riconoscimenti sul territorio attraverso la creazione di programmi particolari che intervengano a sostegno della creatività dei giovani e li aiutino a trasformarsi in imprenditori di successo.

Il bando Crea lavoro della Regione Veneto è rivolto ai giovani tra 15 e 35 anni che siano cittadini italiani e risiedano in Veneto da almeno 5 anni e posseggano questi requisiti alla data di scadenza del bando che è il 23 dicembre prossimo.

I partecipanti al bando devono godere di diritti civili e politici e non aver riportato condanne penali, non devono inoltre essere titolari di un impresa o avere quote e partecipazioni in società superiori al 10 per cento.

Il bando, dopo aver selezionato le migliori idee imprenditoriali, si propone di completare lo studio di fattibilità dell’idea permettendo ai giovani di creare una nuova impresa o di arricchire con il proprio know how imprese già attive nel settore economico di riferimento.

Il terzo passo, indipendentemente dalla soluzione scelta è quello di sviluppare il progetto in un arco temporale di due anni, periodo considerato necessario per testare la tenuta dell’idea sul medio periodo. La Regione in questo periodo affianca il sistema impresa attivato.

Ogni progetto può essere finanziato con un importo pari a 50.000 euro e deve essere cofinanziato almeno al 10 per cento del finanziamento richiesto.

Startup: gli incentivi dall’Emilia Romagna

 E’ un momento difficile per le imprese? La Regione Emilia Romagna vi aiuta con un programma di sostegno allo start up di nuove imprese innovative. Il bando è considerato in scadenza visto che il termine ultimo per accedere agli incentivi è il 31 dicembre 2012.

La Regione Emilia-Romagna ha intenzione di sostenere la creazione di nuove imprese che possano essere considerate ad elevato contenuto di conoscenza, basate sulla valorizzazione economica dei risultati e sulla ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi di alta tecnologia.

Sono ammessi a partecipare al bando i consorzi, le piccole imprese, le società consortili, le società cooperative. Tutte devono avere una residenza stabilità nella Regione, almeno dal primo gennaio 2010.

Per impresa innovativa s’intende un’impresa basata sullo sfruttamento di un brevetto (depositato e registrato, acquistato, oppure ottenuto in licenza esclusiva a livello nazionale); che abbia stipulato una collaborazione scientifica con l’università o con un ente di ricerca che fa parte della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna; che abbia una quota societaria pari almeno al 25% affidata a soggetti di ricerca, investitori istituzionali o informali, partner industriali; essere stata selezionata da un altro programma regionale.

Nel bando, disponibile anche sul sito Giovane Impresa, sono indicate le entità delle agevolazioni e le spese ammissibili.