Europa e recessione, un binomio ormai consolidato

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La recessione nell’Eurozona prosegue. Lo dimostrano i dati di previsione per il prossimo anno, il 2013. Tra i principali problemi vi sono il Prodotto Interno Lordo che non cresce e le stime dei bilanci parziali troppo negative. Troviamo questo alla base della recessione.

In particolare, il Pil in Europa non è cresciuto durante il 2012. Il Primo trimestre è stato a crescita zero, il secondo trimestre ha fatto invece registrare addirittura un -0,2% e l’ultimo dato che è quello del terzo trimestre denota ancora una fase di recessione con un -0,1%.Un lieve recupero che però non giova all’economia.

Dal canto suo, la Banca Centrale Europea (Bce) ha confermato che la crescita sarà debole nel 2013 anche con il sostegno della stessa Bce e con una maggiore fiducia registrata nei mercati.

Crescita debole Bce in Europa

Le stime sulla crescita dei prossimi anni sono state nuovamente al ribasso e il Pil dovrebbe crescere di poco nel 2013 e migliorare nel 2014.

Il terzo trimestre ha messo in evidenza come anche Germania e Francia abbiano rallentato. Il Pil in questi Paesi è cresciuto dello 0,2%. La Spagna è in recessione come l’Italia e il Pil ha fatto segnare un -0,3% rispetto al trimestre precedente. Dati negativi anche per il Portogallo, anzi ancora in peggioramento con un -0,8% del Pil. Cipro ha fatto registrare un -0,5%, Austria e Olanda un -0,1%. Bene la Finlandia che è passata da un -1,1% ad un più 0,3%.

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