Certificazione unica, come funziona?

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La Certificazione Unica si configura come una delle novità salienti all’interno del panorama fiscale del 2015. Essa è un solo modello che ha l’obiettivo di raggruppare tutti i redditi di lavoro e assimilati e quelli certificati in forma libera.

Le somme corrisposte dai sostituti di imposta saranno pertanto soggette ad una unica certificazione. La certificazione unica viene rilasciata a tutti coloro i quali durante l’anno fiscale 2014 hanno ricevuto somme e valori soggetti a ritenuta.

Quali sono le novità che porta con sè la certificazione unica?

La principale novità riguardo la certificazione unica è quella di convogliare in un’unica certificazione, sia il vecchio CUD (per i lavoratori dipendenti) che la certificazione che i sostituti di imposta dovevano rilasciare per le somme corrisposte in maniera libera ai lavoratori autonomi, ai percettori di provvigioni comunque denominate e a percettori di redditi diversi soggetti a ritenuta. Il termine ultimo per trasmettere i dati all’Agenzia delle entrate è il 7 marzo, sabato, per cui la scadenza passa automaticamente a lunedì 9.

Nell’anno in corso quasi venti milioni di contribuenti riceveranno il nuovo 730 precompilato, una dichiarazione precompilata che però non ammette professionisti e agenti e rappresentanti di commercio che dispongono di una partita Iva. Per tale ragione, non si comprende perché questi ultimi siano invece stati inclusi nella Certificazione Unica. Nella loro sezione vanno riportati il totale delle somme corrisposte, le spese rimborsate, i contributi previdenziali, gli importi non soggetti a ritenuta, l’imponibile e le ritenute degli anni precedenti.

Per i lavoratori dipendenti con reddito inferiore a 26 mila euro lordi annui, nella Certificazione Unica sono previste anche una sezione dedicata al bonus di 80 euro e una tabella con i dati per l’attribuzione delle detrazioni dei familiari a carico.

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