Cibo e benzina sono meno cari, l’inflazione frena

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Buone notizie. Nel mese di ottobre il tasso d’inflazione annuo è sceso al 2,6% dal 3,2%. Il rallentamento è stato possibile anche in virtù del calo dei prezzi della benzina e della favorevole comparazione con il 2011. I dati provengono dall’Istat, confermando le stime. Il dato tendenziale torna così ai livelli di circa un anno e mezzo fa, ovvero al maggio 2011. Su base mensile i prezzi sono rimasti fermi.

Ad ottobre il rincaro annuo del cosiddetto carrello della spesa, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (da cibo a carburanti), è del 4%, un rialzo superiore all’inflazione (2,6%), ma in forte rallentamento rispetto a quanto registrato a settembre (4,7%). Lo rileva l’Istat diffondendo i dati definitivi e aggiungendo che la variazione su base mensile è stata nulla.

Se ci soffermiamo sull’analisi delle voci dei prodotti della tavola, emerge il forte rialzo dei seguenti prodotti:

– vegetali freschi (+2,7%, +8,3% in termini tendenziali);

– cioccolato (+0,6%, +4,2% su base annua).

Nel capitolo energia invece cala rispetto a settembre, oltre alla benzina e al diesel, anche il prezzo del gasolio per riscaldamento (-0,3%), con una decelerazione del tasso di crescita annuo (9,3%, dal 10,3% di settembre). Quanto al settore regolamentato, l’Istat fa notare gli aumenti congiunturali dell’energia elettrica (+1,4%), il cui rialzo tendenziale sale al 15,9% (dal 14,4%), e del gas naturale (+1,1%), che registra un incremento su base annua del 9,2% (era +13,2% a settembre).

Ad ottobre, rispetto al mese precedente, calano sia i prezzi della benzina sia del gasolio per mezzi di trasporto. Secondo i dati definiti dell’Istat, la verde scende del 2,4% su base mensile e il diesel dell’1,5%. Su base annua i rialzi restano a doppia cifra ma in deciso rallentamento, per la benzina si passa al 16,3% (dal 20,1% di settembre), per il gasolio si passa al 17,9% (dal 21,7%).

 

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