Come influenzano le borse, le decisioni delle Banche Centrali

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 Nella giornata di ieri ci sono state due importanti riunioni da parte delle due principali Banche Centrale, vale a dire La Banca Centrale Europea e la Banca centrale dell’Inghilterra. Entrambe comunque non hanno rilasciato dichiarazioni che hanno particolarmente preso alla sprovvista gli investitori che si aspettavano comunque un nulla di fatto. 

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Secondo l’analisi di Vincenzo Longo Market Strategist di Ig, “Recupera terreno l’euro verso le principali valute dopo un meeting abbastanza deludente di Draghi ieri pomeriggio. Il mercato si aspettava una possibile nuova Ltro (simile al Funding For Lending dalla Bank of England) volta a stimolare il credito a famiglie e piccole e medie imprese. Lo stesso Draghi, in conferenza stampa, ha fatto sapere che una eventuale nuova Ltro non potrà essere utilizzata dalle banche per finanziare gli Stati, ma sarà riservata a riattivare il circolo del credito. Abbiamo diversi dubbi sull’efficacia di questa operazione. I requisiti stringenti imposti al sistema bancario e l’alta rischiosità delle famiglie e delle imprese, in una simile congiuntura negativa, difficilmente stimolerà le banche a concedere prestiti, soprattutto per quelle che risiedono nella periferia dell’eurozona. A peggiorare la situazione c’è poi lo stress test (Asset Quality Review) della Bce che incombe, che certo non incentiva gli istituti di credito a incrementare il proprio portafoglio rischioso”.

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“Intanto i buoni dati Usa (Pil nel 3° trim rivisto a +3,6% e sussidi disoccupazione ai minimi da ottobre) hanno incrementato ulteriormente la probabilità che la Federal Reserve possa dare avvio al tapering nel meeting del 17-18 dicembre. Saranno decisive le figure sui non farm payrolls in agenda domani il cui consensus si aggira ora intorno alle 200 mila unità”.

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