Come sta andando l’economia cinese nel 2025

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In tanti si chiedono quale sia la chiave di lettura sui dati di recente emersi a proposito dell’economia cinese, visto che gli addetti ai lavori stanno avendo interpretazioni diverse. L’economia cinese ha mostrato un rallentamento nel secondo trimestre del 2025, sebbene i dati ufficiali abbiano superato le previsioni degli analisti. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica (NBS), il Prodotto Interno Lordo (PIL) cinese รจ cresciuto dell’1,1% rispetto al trimestre precedente, un lieve calo rispetto all’1,2% registrato nel primo trimestre. Gli analisti si aspettavano un rallentamento piรน marcato, con una crescita stimata dello 0,9%.

Su base annua, la seconda economia mondiale ha registrato un’espansione del 5,2% nel secondo trimestre, inferiore al 5,4% del primo trimestre.

economia cinese

Consumi frenati, ma produzione in aumento per l’economia cinese

Le vendite al dettaglio, un indicatore cruciale dei consumi, sono cresciute meno del previsto a giugno, attestandosi a un +4,8% su base annua. Questo dato รจ inferiore al +5,3% previsto dagli economisti, evidenziando come i consumi interni continuino a frenare la crescita economica. In controtendenza, la produzione industriale ha mostrato un aumento significativo del 6,8%, superando le stime del 5,6%. Questo suggerisce una resilienza nel settore manifatturiero cinese, nonostante le sfide macroeconomiche.

Va detto anche che a giugno le esportazioni cinesi di terre rare e magneti verso gli Stati Uniti sono tornate a crescere significativamente. Le terre rare, un gruppo di 17 metalli cruciali per numerose industrie, sono un settore in cui la Cina detiene un quasi monopolio. Questi materiali, insieme ai relativi magneti, sono fondamentali per la produzione di componenti essenziali come chip, prodotti elettronici, automobili e aerei da combattimento.

Secondo i dati delle dogane cinesi, che vanno interpretati con cautela, le esportazioni di terre rare sono aumentate del 60%, mentre quelle dei magneti hanno registrato un impressionante incremento del 660%. Questo balzo si spiega con il fatto che nei mesi precedenti la Cina aveva drasticamente ridotto le esportazioni globali di questi materiali, in risposta ai dazi imposti dall’ex presidente statunitense Donald Trump sulle merci cinesi.

Il blocco delle esportazioni cinesi di terre rare aveva creato notevoli preoccupazioni a livello globale, data l’essenzialitร  di questi materiali per numerose industrie, con il rischio di paralizzare la produzione mondiale.

A giugno, l’allora presidente statunitense Trump aveva annunciato di aver raggiunto un accordo commerciale con la Cina. Tuttavia, Pechino aveva solo parzialmente confermato tale intesa, descrivendola come una fase di negoziati piรน ampi. Questa incertezza aveva lasciato molti nel dubbio sulla ripresa delle esportazioni e sui potenziali problemi a lungo termine per le filiere produttive. I dati di giugno, perรฒ, sembrano indicare una piena ripartenza di tali flussi commerciali. Tutti fattori da valutare con attenzione quando si parla del momento dell’economia cinese.