Comprare casa all’asta senza rischi o brutte sorprese, la guida – II parte

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 Le aste immobiliari sono una possibilità da prendere in considerazione per chi vuole acquistare un immobile. In questi contesti, infatti, i prezzi di vendita delle case sono molto inferiori a quelli proposti sul mercato e permettono di risparmiare tra il 30 e il 50%.

Ma lo ‘sconto’ vale solo sul prezzo dell’immobile: l’acquisto di una casa all’asta prevede infatti tutta una serie di spese accessorie che possono rendere la transazione più costosa di quanto previsto e, come tutti gli altri mercati, può nascondere dei rischi soprattutto nel caso non si conosca bene l’ambiente e le sue dinamiche.

Per questo i notai e le associazioni dei consumatori hanno stilato un decalogo apposito per chi vuole provare questa strada. Ne trovate una parte qui di seguito, l’altra è consultabile a questo link.

La guida per l’acquisto sicuro di una casa all’asta

1. Definire il limite della somma da investire, consiglio questo valido per tutte le aste, non solo per quelle immobiliari, insieme a quello di partecipare a qualche asta prima di iniziare a fare le proprie offerte.

2. Informarsi su tutte le spese che si dovranno sostenere. Il costo della casa, infatti, è solo una parte di quanto si dovrà pagare: a questa somma si devono aggiungere l’imposta di registro, l’IVA, eventuali spese condominiali pendenti e gli oneri dei professionisti in caso si richieda il loro intervento.

3. Informarsi sui tempi e le modalità di pagamento. Per partecipare ad un’asta giudiziaria per l’acquisto di un immobile prevede il versamento immediato del 10% del prezzo dell’immobile, senza considerare che una volta che ci si è aggiudicati l’immobile, il versamento dell’intera somma dovuta deve avvenire in 30 o 60 giorni.

► Come risparmiare con le aste immobiliari, i consigli di Confedilizia

4. Informarsi sui benefici e gli sgravi fiscali connessi con l’acquisto di un immobile all’asta e dichiarare la propria volontà di usufruirne prima della transazione.

5. Le case sottoposte a sequestro giudiziario potrebbero rivelarsi occupate senza regolare contratto di affitto o da un inquilino moroso: questo allunga molto i tempi di disponibilità dell’immobile, e le spese per la liberazione dello stabile sono tutte a carico del nuovo proprietario.

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