Confermato il gettito erariale nel periodo gennaio-luglio

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In base al criterio di competenza giuridica, è definito un gettito erariale. Quello constatato per il periodo gennaio-luglio 2014 è di 232.613 milioni di euro, praticamente invariato rispetto allo stesso periodo del 2013. Sul sito del Dipartimento delle finanze è disponibile il bollettino con le Entrate tributarie.

Le imposte dirette sono in calo del 3,7% e ammontano complessivamente a 128.182 milioni di euro. Il calo deriva dal confronto con lo stesso periodo del 2013. In calo, tra le imposte dirette, il prelievo dell’Irpef, con una variazione negativa legata all’andamento delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato, del settore pubblico e dei lavoratori autonomi. Le flessioni sono rispettivamente del -0,9%, -0,4% e -2,7%. In aumento soltanto i versamenti in autoliquidazione che fanno registrare un +2,2%.

Il fisco annuncia un boom del gettito locale

I minori versamenti a saldo del 2013 e in acconto 2014 si riflettono sul calo del 20,8 per cento del prelievo dell’Ires. In calo del 7,8% anche l’imposta sostitutiva su interessi e altri redditi di capitale. In crescita il gettito derivante dalla ritenute sugli utili distributi dalle persone giuridiche. Tutto dipende dall’incremento dei dividendi distribuiti nel 2014.

Confermato con 1692 milioni di euro, il gettito registrato nel primo semestre del 2014 dell’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale di Banca d’Italia. L’Imu riservata all’erario derivante dagli immobili a suo produttivo ammonta invece a 1947 milioni di euro, 90 milioni in più rispetto all’anno scorso.

I giochi non producono il gettito fiscale previsto

Per quanto riguarda le imposte indirette, complessivamente il gettito è di 104.431 milioni di euro, il 3,5% in più rispetto ai primi sette mesi del 2013. È stata confermata nel dettaglio la crescita del 3,1% del gettito IVA in base all’aumento degli scambi interni. Da segnalare la flessione dell’imposta di bollo – pari al -4,0% a causa della variazione negativa per l’imposta speciale sulle attività scudate. Una lievissima crescita dello 0,1% pari a 8 milioni di euro, per le entrate dai giochi.

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