Congrui e congruenti agli studi di settore? Il Fisco vi premia

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Buone notizie per i contribuenti virtuosi che adesso oltre che prendere atto che si sta facendo di tutto per stanare gli evasori, possono anche entrare in un regime di favore ed avere delle agevolazioni sulla propria posizione fiscale. Di cosa si tratta?

Non stiamo parlando di una novità vera e propria ma di un meccanismo premiante istituito con l’articolo 10 del Dl 201/2011. In pratica quattro anni fa il decreto Salva Italia ha introdotto dei benefici per tutti quei contribuenti che dichiarano ricavi in linea con gli studi di settore che devono compilare. Ci sono naturalmente dei limiti al sistema premiante.

Nel 2013 gli studi di settore coinvolti nell’iniziativa erano 116 cui se ne sono aggiunti altri 41 nel periodo d’imposta 2014 arrivando così a 157. I contribuenti interessati dall’iniziativa dovrebbero essere circa 2 milioni. La normativa prevede che i contribuenti con ricavi e compensi almeno pari a quelli che risultano dall’applicazione degli studi di settore e che assolvono regolarmente agli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti possono ottenere degli sconti sui controlli.

Per sconti sui controlli s’intende che i contribuenti virtuosi sono esclusi dagli accertamenti analitico-presuntivi basati su presunzioni semplici; vuol dire che la determinazione sintetica del reddito complessivo è consentita soltanto se il reddito eccede di almeno un terzo quello dichiarato; vuol dire che sono ridotti di un anno i termini di decadenza per l’attività di accertamento dell’ufficio. La questione dei tempi di accertamento è molto importante soprattutto alla luce dei nuovi tempi definiti per il ravvedimento operoso.

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Per beneficiare di questo trattamento di favore bisogna essere congrui e congruenti a tutti gli studi di settore che si compilano e che rientrano tra i 157 indicati.

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