Conto deposito – Caratteristiche e tassazione

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 Che cosa è un conto deposito

Un post pubblicato in precedenza ci ha dato la possibilità di descrivere le caratteristiche di base di un conto deposito, prodotto bancario che non deve essere confuso con il conto corrente e che è finalizzato al solo deposito remunerato di denaro.

I clienti che aprono un conto deposito, infatti, non hanno bisogno di compiere operazioni finanziarie con il denaro che affidano alla banca, ma hanno la semplice esigenza di ottenere da esso un certo interesse.

Che cosa è un conto deposito

Le tipologie di conto deposito

Il conto deposito si presenta dunque come uno strumento di investimento a breve termine di cui è possibile individuare due diverse tipologie:

  • il conto deposito libero
  • il conto deposito vincolato.

Nel conto deposito libero il sottoscrittore ha la possibilità di prelevare le somme depositate quando ne ha bisogno, che godono, di conseguenza, di una immediata disponibilità.

Nel conto deposito vincolato, invece, il sottoscrittore può ritirare il denaro solo alla scadenza del vincolo, che può durare da 1 a 36 mesi.

I conti deposito, proprio perle loro caratteristiche, sono molto diffusi nel mondo delle Banche online. Uno dei primi istituti a diffondere la cultura del conto deposito in Italia è stato il gruppo ING Direct, con il suo prodotto finanziario denominato Conto Arancio.

La tassazione di un conto deposito

Le tasse che è necessario pagare per il mantenimento di un conto deposito sono in genere abbastanza ridotte e afferiscono alle seguenti tipologie di oneri fiscali:

  • aliquota unica sulle rendite finanziarie 
  •  imposta di bollo proporzionale allo 0,1% dell’ammontare del capitale.

 

 

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