Cos’è e come funziona la polizza Kasko

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La copertura Kasko non fa parte dei requisiti minimi delle polizze ma deve essere comprata a parte. È indicata sia per i neopatentati, sia per coloro che alla guida hanno numerose difficoltà. Con la polizza Kasko si protegge il proprio veicolo in ogni tipo di incidente.

Il neopatentato che non sia sicuro al volante e colui che sa di avere una guida non proprio corretta, avrà certamente vantaggio nella sottoscrizione di una polizza Kasko che paga per il veicolo coinvolto nell’incidente, indipendentemente dalla dinamica del sinistro, quindi sia nel caso in cui il cliente abbia torto, sia nel caso in cui abbia ragione. Anche all’interno della copertura Kasko esistono due tipologie di assicurazioni.

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Quella più costosa è la cosiddetta Kasko completa che offre una copertura per qualsiasi danno senza prestare attenzione alla dinamica del sinistro. Si può anche risparmiare sul premio ma ottenendo una copertura leggermente minore con la polizza mini Kasko, che è chiamata anche Collision. I costi per questa seconda assicurazione sono inferiori e ci si limita a risarcire soltanto i danni legati ad un incidente in cui il veicolo coinvolto è stato identificato.

I livelli delle coperture Kasko sono di quattro tipi. Esiste una formula a valore intero che risarcisce qualsiasi danno legato alla circolazione dei veicolo. La polizza Kasko a primo rischio assoluto invece, prevede un massimale che non è legato al valore dell’auto. La Kasko a rischio relativo è invece una copertura con massimale calcolato sul valore totale dell’auto. Infine esiste la Kasko con franchigia che paga fino ad una certa somma, lasciando il resto del risarcimento a carico dell’assicurato.

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La polizza Kasko, nata in Inghilterra, non ha avuto molto successo in Italia dove le macchine che generalmente optano per questa copertura sono soltanto quelle aziendali. Il premio, in più è calcolato sul valore dell’auto e non copre i veicoli con anzianità superiore ai 4 anni.

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