Crescita piatta per l’economia italiana

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Durante il quarto trimestre del 2014 non ci sarà crescita per l’economia italiana. A riferirlo è l’Istat nella sua consueta nota mensile.

Si evince che l’indicatore composito che anticipa l’andamento dell’attività economica è ancora negativo: a ottobre l’intensità delle flessione è tuttavia apparsa maggiormente contenuta in confronto ai due mesi precedenti. Per il quarto trimestre è prevista una stazionarietà della crescita reale del Prodotto interno lordo.

L’Istat registra che il modello di previsione di breve periodo segna il proseguimento della fase di stagnazione per il quarto trimestre del 2014. La variazione congiunturale reale del Pil prevista per l’ultimo trimestre dell’anno è pari a zero con un intervallo di confidenza compreso tra +0,2% e -0,2%:

La stima risulta coerente con il quadro delle previsioni macroeconomiche rilasciate il 3 novembre. Per il 2014 il rallentamento dell’economia è previsto pari a -0,3%, a sintesi di un contributo negativo della domanda interna al netto delle scorte, condizionata dalla brusca caduta degli investimenti, e di un modesto aumento del contributo della domanda estera. In questo scenario la crescita acquisita per il 2015 è pari a -0,1%.

Nel frattempo, il governo chiede la fiducia sulla legge di stabilità alla Camera. Il ministro Maria Elena Boschi l’ha chiesta “sull’articolo 1, 2 e 3” del provvedimento. Come accennato in precedenza, le fiducie saranno quindi tre sui tre articoli nei quali è stata suddivisa la manovra. Le dichiarazioni di voto sui tre articoli inizieranno alle 15,15 di oggi. La prima chiama avverrà intorno alle 17,05, con appello nominale, per poi procedere alla votazione degli altri due articoli, con la stessa modalità. Le forze politiche che lo riterranno potranno fare tre distinte dichiarazioni di voto. Domenica la Camera sarà convocata per l’esame degli ordini del giorno. Quindi si passerà al voto finale sulla legge di stabilità e poi al voto finale sul ddl di bilancio così come integrato dalla nota di variazione che il Governo presenterà in costanza di una prevista pausa dei lavori.

 

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