Buone notizie per Creval, che ha terminatoย il primo semestre dell’anno con un utile netto in netto aumento pariย a 50,8 milioni in confrontoย ai 3,1 milioni del medesimo periodo del 2014, battendoย le atteseย degli analisti.
I proventi operativi sono tuttaviaย diminuiti del 7,42% a 453 milioni, coerentemente con le aspettative degli esperti di Banca Imi.
Le altre voci si sono allineate con le previsioni degli esperti. Nel dettaglio, gli oneri operativi a 250 milioni di euro sono calati ulteriormente del 2,33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato netto della gestione operativa รจ sceso del 13% a 203 milioni di euro, mentre l’utile lordo dell’attivitร corrente รจ balzato a 41 milioni dai 17 del primo semestre 2014, sul quale perรฒ avevano inciso in misura consistente rettifiche su crediti correlate all’esercizio dell’asset quality review allora in corso.
Nel semestre รจ poi cresciuta sia l’attivitร di raccolta diretta, pari a 21,9 miliardi di euro (+5,6% su fine dicembre 2014), sia quella indiretta a 12,3 miliardi (+2,6%), mentreย i crediti verso i clienti sono calati a 18,6 miliardi (-2,2%). Dal punto di vista della soliditร patrimoniale, il Cet1 ratio รจ risultato pari all’11,5% (11% a fine 2014), mentre il pro-forma fully loaded รจ arrivato fino al 13%, considerando gli effetti della cessione di Icbpi.
Nel primo semestre il margine di interesse si attestato a 238 milioni di euro, in calo del 4,2% rispetto ai 248 milioni del primo semestre dello scorso anno, mostrando tuttavia un miglioramento su base trimestrale. Come ha spiegato la stessa banca, il margine ha evidenziato una buona tenuta grazie agli effetti delle azioni di repricing della raccolta, nonostante il basso livello dei tassi di interesse, l’assenza di una decisa ripresa dei volumi e un minor contributo degli interessi su titoli.