La crisi spinge gli italiani verso i Discount alimentari

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  A causa della crisi crescono i discount a discapito degli ipermercati. È uno delle conseguenze più tangibili della crisi, che ha indotto molti consumatori a modificare le proprie abitudini per ridurre la spesa familiare. Questo trend è soprattutto nelle aree che stanno soffrendo di più, il Sud e il Nord-est. Stando ai dati raccolti da Nielsen, nei dodici mesi terminati a gennaio 2014, a livello nazionale i Discount hanno fatto registrare un progresso e un calo degli Ipermercati. Riescono al contrario a contenere le perdite i Supermercati e il Libero servizio.

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Lo scontrino medio della spesa in Italia, prendendo in esame tutte le tipologie di esercizio, chiude i dodici mesi con un arretramento dell’1,5% da 29,22 euro a 28,79 euro. In un’ottica di crisi diffusa, quindi, solo i Discount sono riusciti a crescere, proprio perchè il loro punto di forza è il prezzo.

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Pur senza dare vita a speranze di una veloce uscita dalla crisi, in Piemonte, Val d’Aosta, Liguria e Lombardia le cose vanno un po’ meglio che nel resto d’Italia e lo scontrino medio ne è una conferma. In questa zona non sono solo i Discount a fare vedere un progresso ma anche il Libero Servizio che, anzi, fa addirittura meglio. Spicca infatti la performance del Libero Servizio, dove lo scontrino medio cresce del 2,6% (da 16,10 euro a 16,52 euro). Da inizio anno, il Nord-ovest può ostentare un fatturato della distribuzione moderna solo di poco in calo (-0,29%) rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre lo scontrino medio scende dell’1,4% (da 33,04 euro a 32,57 euro).

 

 

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