Dati lavoro Usa deludenti rispetto alle aspettative

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Sui mercati europei vige un clima di cautela. Nel frattempo dagli Stati Uniti giungono gli attesissimi dati sull’occupazione di agosto: l’economia americana ha fatto nascere 151mila nuovi posti di lavoro, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto ancora al 4,9%.

Le previsioni degli analisti erano per la creazione di 180.000 nuovi posti e una discesa pari 0,1 punti, al 4,8%, del tasso di disoccupazione. Piazza Affari si riporta sulla parità dopo una mattinata in rialzo. Londra si rinvigorisce attestandosi al +0,85%, Parigi segue a ruota attestandosi al +0,7% e Francoforte aggiunge lo 0,15%.

Positivo l’andamento delle banche a Piazza Affari. Intanto Fca sale guardando più ai buoni dati sulle immatricolazioni che alle accuse tedesche su possibili trucchi ai test sulle emissioni.

In mattinata, Bloomberg rammentava che storicamente i dati sul lavoro Usa di agosto sono peggiori delle attese e di conseguenza hanno normalmente un impatto al ribasso sui mercati: dal 1996, 15 delle 19 pubblicazioni effettuate hanno mancato le stime degli economisti e l’indice S&P500 ha perso in media lo 0,4% (contro una crescita media dello 0,1% nei giorni di pubblicazione dei report sul lavoro). Anche questo agosto, dunque, non ha fatto eccezione. A questo punto, tornano ad abbassarsi le possibilità di un rialzo dei tassi Usa già nella riunione della Fed del 20-21 settembre: molti osservatori collegavano una possibile stretta monetaria da parte di Janet Yellen a un rapporto sull’occupazione robusto. Secondo i future sui Fed Fund, che sintetizzano l’aspettativa del mercato, le probabilità di una mossa a fine mese sono scese dal 27 al 12%. Resta comunque sul tavolo una mossa entro fine anno (51% di chances).

 

 

 

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