Oggi sarร la giornata dedicata alla Bce, o almeno la mattinata visto che nel primo pomeriggio verrร comunicata la decisione di Draghi in merito ai tassi di interesse in Europa. I consolidamenti che abbiamo visto ieri sulla moneta unica europea e sulla sterlina sono testimoni di come si sia formata qualche attesa, soprattutto riguardante eventuali decisioni non convenzionali da parte della BCE. Anche la Banca Centrale Inglese oggi comunicherร eventuali cambiamenti, anche se non dovrebbero esserci grandi novitร .
Le economie che non si trovano in difficoltร e che non hanno avuto necessitร di implementare misure straordinarie di politica monetaria si stanno limitando a mantenere delle politiche accomodanti (pensiamo al Canada e allโAustralia) al fine di sostenere una ripresa che deve fare i conti, soprattutto nel secondo caso, con una valuta domestica forte nei confronti del biglietto verde.
>La Bce annuncia lโavvio dellโTltro a settembre
La Nuova Zelanda ha addirittura cominciato un ciclo di rialzi (ora in pausa) per contenere pressioni derivanti dal mercato immobiliare. Se ci riferiamo ad economie che invece hanno incontrato delle difficoltร enormi (Usa, UK, Giappone, Europa e Svizzera) ci troviamo di fronte ad un quadro dโinsieme che mostra chiaramente come lโistituto centrale di Francoforte si sia mosso in netto ritardo rispetto alle colleghe e sia ancora in ritardo rispetto a quello che si dovrebbe e si potrebbe fare per rimettere in circolo il sistema spiega DailyFx. Gli Usa infatti, dopo aver tagliato i tassi fino ad un corridoio che si muove tra lo 0% e lo 0.25% hanno implementato tre diverse fasi di alleggerimento quantitativo, dalle quali ora stiamo uscendo (il cosรฌ conosciuto โtaperingโ significa ridurre gradualmente gli importi iniettati nel sistema su base mensile, attualmente siamo a 25 miliardi contro gli 85 di partenza).