Decreto del fare: come cambiano le scadenze degli adempimenti fiscali

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 Con il decreto del fare approvato la scorsa settimana dal Governo Letta cambiano molte cose nei rapporti tra i cittadini e le amministrazioni pubbliche. Tra le tante novità inserite anche delle nuove scadenze per la presentazione della documentazione necessaria ai cittadini per essere in regola con gli adempimenti fiscali e amministrativi.

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Basta con la giungla di scadenze distribuite su tutto l’anno: come previsto dallo Small Business Act Europeo del 2009, già recepito in diversi paesi europei, le scadenze verranno concentrate in due sole date.

Nello specifico, per il nostro paese, i due nuovi, e unici, appuntamenti con la pubblica amministrazione ai quali non si potrà assolutamente mancare sono il primo gennaio e il primo giugno.

Ma, come spesso accade in Italia, le cose non sono così semplici come sembrano perché queste due nuove scadenze non riguarderanno tutta la documentazione necessaria allo svolgimento regolare dei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, ma saranno valide solo per documentazioni generiche quali atti amministrativi a carattere generale che prevedono, come spiega il testo del decreto: “la raccolta, l’elaborazione, la trasmissione, la conservazione e la produzione di documenti, da inviare alle amministrazioni pubbliche, agli enti e alle agenzie dello stato nazionale”.

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In questa tipologia di documentazione rientra, ad esempio, la dichiarazione dei redditi ma non documentazioni per gli accertamenti tributari.

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