Decreto Imu: cosa cambia per gli affitti

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 Con il decreto legge 102 il Governo ha eliminato la rata dell’Imu, ma non solo: nel testo sono contenute anche degli importanti cambiamenti per quanto riguarda gli affitti. Provvedimenti necessari al rilancio di un settore, quello immobiliare, che in Italia da molto tempo è ormai in crisi.

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A dimostrarlo i tanti cartelli affittasi che rimangono appesi per mesi, causa canoni di locazione troppo alti. Infatti, come accade anche per le compravendite, benché i prezzi delle case e dei canoni siano scesi rispetto a qualche tempo fa, rimangono ancora troppo alti per chi ha un lavoro precario.

Con il Decreto Imu il Governo ha pensato anche agli affitti: l’articolo 4 del Decreto 102 prevede l’abbassamento dell’aliquota sulla cedolare secca a canone concordato. Con l’abbassamento dell’aliquota si cerca di dare una spinta a questo tipo di contratti di locazione che, essendo stipulati sulla base di accordi territoriali tra le associazioni dei proprietari e i sindacati inquilini con la mediazione del Comune, spesso prevedono dei canoni molto più bassi di quelli di mercato, tanto che i proprietari di questi immobili preferiscono tenerli sfitti.

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Altro provvedimento a favore di chi vuole affittare una casa sono i Fondi messi a disposizione dal governo: 30 milioni all’anno (per due anni) al Fondo nazionale di sostegno istituito dalla legge sulle locazioni e 20 milioni per il Fondo nazionale di sostegno per la “morosità incolpevole” in favore di inquilini in difficoltà a causa del lavoro o per malattia.

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