L’utile trimestrale di Dell testimonia il crollo dell’azienda americana e non va meglio per un altro colosso dei computer, la società HP. I tablet, ormai, insieme agli smartphone, hanno colonizzato il mercato e chi produce computer desktop e accessori ad essi collegati, non ha vita facile.
L’HP, in realtà, soffre anche per tutti i competitor che ha trovato nel mercato server. E’ così che nel terzo trimestre fiscale si chiude con ricavi che non rispettano le attese degli analisti e del mercato. Certo è che si torna a parlare di utili, ma non basta per tenere a galla il titolo che alla fine subisce un crollo importante in borsa.
I computer tradizionali non tirano più il mercato e così dopo il crollo di Dell, gli investitori iniziano a percepire il crollo dell’HP. Nel terzo trimestre fiscale, come già accennato, si torna a parlare di utili ma i ricavi sono ancora in calo, anzi si assiste all’ottava flessione consecutiva. La ripercussione in borsa è immediata e si assiste ad una perdita del 7 per cento del valore del titolo.
Il management non si giustifica e non cerca scappatoie per rassicurare gli investitori, anzi, con molta franchezza, l’amministratore delegato dell’HP dice in una conference call che la ripresa del fatturato non ci sarà prima del 2014.