Hp taglia 30.000 lavoratori

HP taglierà tra venticinque e trentamila posti di lavoro nell’ambito della ristrutturazione del gruppo, con l’obiettivo di spendere 2,7 miliardi di dollari in meno.

Deludono i ricavi dell’HP

 L’utile trimestrale di Dell testimonia il crollo dell’azienda americana e non va meglio per un altro colosso dei computer, la società HP. I tablet, ormai, insieme agli smartphone, hanno colonizzato il mercato e chi produce computer desktop e accessori ad essi collegati, non ha vita facile.

L’HP, in realtà, soffre anche per tutti i competitor che ha trovato nel mercato server. E’ così che nel terzo trimestre fiscale si chiude con ricavi che non rispettano le attese degli analisti e del mercato. Certo è che si torna a parlare di utili, ma non basta per tenere a galla il titolo che alla fine subisce un crollo importante in borsa.

HP cerca giovani laureati

I computer tradizionali non tirano più il mercato e così dopo il crollo di Dell, gli investitori iniziano a percepire il crollo dell’HP. Nel terzo trimestre fiscale, come già accennato, si torna a parlare di utili ma i ricavi sono ancora in calo, anzi si assiste all’ottava flessione consecutiva. La ripercussione in borsa è immediata e si assiste ad una perdita del 7 per cento del valore del titolo.

Il management non si giustifica e non cerca scappatoie per rassicurare gli investitori, anzi, con molta franchezza, l’amministratore delegato dell’HP dice in una conference call che la ripresa del fatturato non ci sarà prima del 2014.

HP cerca giovani laureati

 HP è una delle più grandi realtà a livello mondiale sia per il settore dell’hardware, con la produzione di una vasta gamma di computer, server e stampanti, che in quello dei software  e dei servizi per l’informatica.

L’azienda nasce nel 1939 per volere di Bill Hewlett e David Packard, per poi crescere nel corso degli anni e divenire la grande realtà che è oggi con 170 sedi in tutto il mondo. Uno dei punti di forza della HP, che le ha permesso di crescere ad un tale livello, è sicuramente la cura e l’attenzione che l’azienda ha sempre riservato ai suoi dipendenti, adottando sempre li metodi più adatti e all’avanguardia per la loro formazione e la crescita professionale.

In tutte le sue sedi, infatti, la HP organizza dei training on the job, ossia dei programmi mirati per neolaureati e laureandi, attraverso i quali permette ai giovani di avere una adeguata formazione tecnica per entrare a far parte a pieno titolo delle risorse dell’azienda.

I prossimi saranno organizzati proprio per le sedi italiane della HP.

Per poter partecipare ai prossimi training on the job delle sedi italiane della HP è necessario avere una spiccata passione per la tecnologia, avere una fluente conoscenza della lingua inglese e possedere una laurea, conseguita da non più di 12 mesi, o essere dei laureandi (il titolo deve essere conseguito entro l’anno accademico) in Informatica, Ingegneria Informatica, Ingegneria Gestionale, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Ingegneria Elettronica o Economia.

Per maggiori informazioni sui requisiti e le modalità di candidatura ai programmi di training on the job di HP, consultare la pagina delle Offerte di lavoro del sito dell’azienda.

 

HP perde terreno a Wall Street

 Wall Street non ha più i titoli tecnologici di una volta o comunque la crisi inizia a sentirsi anche per chi, come l’HP, fino a questo momento non ha dato segnali di cedimento. L’azienda, infatti, deve fare i conti con un un rosso che deriva probabilmente dall’acquisizione di un’altra società.

L’HP ha presentato i suoi conti trimestrali. La Hewlett-Packard ha fatto registrare una perdida record di vene 6,85 miliardi di dollari e per capire che si tratta di una maxi perdita è sufficiente considerare che nello stesso periodo dell’anno scorso c’erano stati ricavi per 239 milioni di euro.

A livello azionario, ogni titolo ha presentato un rosso pari a 3,49 dollari e nello stesso periodo dell’anno scorso, invece, si registrano circa 12 centesimi di attivo per azione. Attualmente, HP è il secondo produttore mondiale di personal computere ed è stato superano dall’azienda cine Lenovo.

I suoi ricavi sono scesi da 32,12 a 29,96 miliardi di dollari anche se gli analisti erano stati più ottimisti e pensavano che l’azienda si sarebbe fermata a 30,44 miliardi. L’andamento dei ricavi si riflette anche nell’andamento del titolo a Wall Street.

Nelle ultime sedute di contrattazioni, infatti, HP ha perso il 12 per cento del valore dei suoi titoli. Sembra che di questa situazione sia responsabile l’acquisizione di Autonomy per 10 miliardi di dollari.