Donazioni via internet, come ci si comporta a livello fiscale

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Immaginate di avere un sito internet nel quale avete intenzione di inserire dei pulsanti per dare la possibilità ai visitatori di fare una donazione. La gestione di queste transazioni, per lo più telematiche come deve essere rendicontanta?

Se chiedete ai vostri lettori una donazione libera a favore di un vostro progetto e se riuscite a raggranellare un piccolo capitale, dovete mettere al corrente il fisco di questa attività? Oppure le donazioni sono estranee a tali meccanismi? Per capirlo abbiamo scomodato la sezione FAQ di FiscoOggi dove una domanda di un contribuente e la risposta dell’esperto, possono fare chiarezza.

Ho intenzione di inserire sul mio blog un pulsante per consentire a chi lo desidera di effettuare donazioni tramite PayPal. Che obblighi avrei nei confronti del fisco? (Federico B.)

PayPal è uno strumento usato nel commercio elettronico, che consente di inviare e ricevere pagamenti tramite Internet mediante l’utilizzo di un conto corrente virtuale, collegato a un conto reale o a una carta di credito. Il conto PayPal può essere usato anche per ricevere donazioni che, se di modico valore, non sono soggette all’imposta sulle successioni e donazioni (circolare 3/2008, paragrafo 2). La donazione deve essere facoltativa, senza un importo minimo fissato, e non deve costituire condizione necessaria per accedere ai contenuti del sito; in caso contrario, si trasformerebbe in pagamento e, in quanto tale, in fonte di reddito per il ricevente.

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