La distribuzione organizzata torna ad una situazione di equilibrio con le crescite delle ultime settimane. Il progresso รจ indiscutibile visto che dal 7 al 13 settembre si รจ registrato un rialzo dell’1,13% delle vendite. La GDO potrebbe chiudere il 2015 anche con un progresso, il primo registrato dal 20018 ad oggi. Ma la ripresa รจ posticipata.ย
Il 2015 contiene i prodromi della ripresa e potrebbe far registrare il primo incremento nelle vendite dal 2008 a questa parte. Una crescita che viene registrata a paritร di punti vendita. Adesso che sono passati 8 mesi e mezzi dall’inizio dell’anno, il bilancio รจ analogo a quello dello stesso periodo del 2014 ma il secondo semestre รจ stato debole l’anno scorso mentre ora viviamo una fase di crescita.
> Per GDO terzo calo consecutivo
Cosa c’รจ allora da rallegrarsi? Quasi niente se non che siamo al giro di boa, che si puรฒ parlare a ragione di inversione di tendenza con una ripresa a portata di mano, che potrebbe diventare realtร giร nel 2016. A raccogliere i dati ci ha pensato Nielsen, poi รจ stata Repubblica.it a renderli anche presentabili. Ecco per esempio la sintesi dei dati piรน significativi:
le vendite sono cresciute dell’1,13% e questo progresso ha consentito alla Gdo di annullare completamente le perdite accumulate nella prima parte dell’annoย –ย il recupero รจ iniziato alla fine di giugno. Il contributo maggiore รจ arrivato dal Nord-ovest, l’unica delle quattro macro-aree in cui Nielsen ha suddiviso il territorio italiano che puรฒ vantare una performance positiva dal 1 gennaio (+0,54%).
Anche nei sette giorni in esame Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia non hanno tradito le attese mettendo a segno un progresso del 2,17%. Nella settimana solo il Sud ha fatto meglio (+2,44%), interrompendo cosรฌ una serie negativa che iniziava a preoccupare. Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia si riportano cosรฌ in seconda posizione nella classifica da inizio anno con un calo dello 0,31%. Il Centro ha chiuso la settimana sostanzialmente invariato (-0,03%) e Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sardegna mostrano ora una perdita dal 1 gennaio dello 0,33%. Il Nord-est, infine, si conferma la macro-area con la peggiore performance sia settimanale (-0,22%) che dall’inizio dell’anno (-0,44%).