Fmi invita a maggiori investimenti pubblici

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Adesso lo dice anche il Fondo monetario internazionale, dopo aver sempre sostenuto il comparto privato.

La paura di una stagnazione secolare, dunque, costringe anche l’ultima frontiera del liberismo alza le mani e chiede che i Governi arrivino in soccorso.

Lo si legge nel capitolo quattro del World Economic Outlook, il rapporto sull’economia globale pubblicato dall’istituto di Washington. Nel capitolo analitico intitolato “private investment: what’s the holdup”, vi è scritto che le “aziende hanno reagito a vendite deboli riducendo spese per capitale”.

In poche partole, di fronte a un calo del fatturato, per non veder calre i dividendi, le società hanno ridotto gli investimenti e le spese fisse, a cominciare da quelle per il personale. Si legge ancora nel rapporto: “Gli investimenti da parte di aziende di quei settori che dipendono di più da fondi esterni come le farmaceutiche, sono calati di più dalla crisi rispetto agli investimenti di altre aziende. Mentre  l’incertezza politica che ha caratterizzato le politiche di aree di primo piano come l’Europa hanno “giocato un ruolo chiave nello scoraggiare investimenti aziendali”. Ecco dunque che una “politica completa per ampliare l’output potrebbe contribuire a un rialzo sostenuto degli investimenti privati”.

Tradotto dal linguaggio dei tecnici iniziati cosa vuol dire? Secondo l’Fmi, non basta ridurre le tasse o immettere liquidità sul mercato come hanno fatto gli Usa e come ha iniziato a fare la Bce. O, almeno, non è sufficiente: “Politiche fiscali e monetarie possono incoraggiare le aziende a investire, ma tali politiche probabilmente non riporteranno pienamente gli investimenti ai trend pre-crisi”.  C’è bisogno di altro e anche in fretta:”Addizionali investimenti pubblici infrastrutturali dovrebbero essere garantiti per sostenere la domanda nel breve termine, alzare l’offerta nel medio termine e quindi liberare gli investimenti privati”. Il Fondo Monetario Internazionale parla anche della necessità di riforme strutturali. Tre in particolare: trovare soluzione per aumentare il numero degli occupati, fare pulizia nei bilanci delle banche e diminuire il peso del debito pubblico.

 

 

 

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