Fusione Fca – Gm: c’è da superare l’ostacolo Standard & Poor’s

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E’ molto complicato dar vita a una fusione tra Fca e Gm. Ad esserne convinta è Standard and Poor’s, che in un report riservato all’industria dell’auto rivela che l’intensità degli investimenti nel comparto potrebbe stimolare un processo di consolidamento.


Nonostante ciò, è improbabile che si realizzino mega-fusioni. “La possibilità di un’integrazione tra due grandi costruttori auto, ad esempio Fca e General Motors, è improbabile a causa dei significativi rischi di realizzazione”, ha dichiarato l’agenzia di rating.

Il settore continuerà invece a sfornare joint venture mirate per prodotto o aree geografiche. Potrebbero anche aumentare le collaborazioni nello sviluppo delle trasmissioni e dell’auto elettrica, ma nel medio termine non ci sarà un risiko nell’industria dell’auto.

Per quanto riguarda l’andamento del settore, per S&P le vendite di auto in Europa e negli Stati Uniti continueranno a crescere nel prossimo biennio nonostante il rallentamento della Cina e le incertezze legate allo scandalo Volkswagen. L’agenzia di rating ha previsto, infatti, un aumento delle vendite globali di auto del +2% per quest’anno e del +3% per l’anno prossimo oltre 90 milioni di unità.

Un trend positivo riguarderà i mercati più competitivi come Stati Uniti ed Europa (+5% quest’anno a 14,5 milioni e +3% nel 2016, ma non si raggiungerà il picco di 16,8 milioni del 2007), mentre dal mercato cinese arriverà un minor contributo con una potenziale pressione sui margini dei costruttori auto.

S&P ha stimato un incremento delle vendite in Cina tra il 2% e il 5%, dopo il +10% del 2014. Ma nello scenario peggiore quest’anno il mercato auto cinese potrebbe anche registrare una crescita pari a zero e calare del 5% nel 2016.

 

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