Garanzia legale – come funziona

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 In questo post cercheremo di fornire maggiori informazioni rispetto alla cosiddetta Garanzia legale, la garanzia che vige sulla base dei termini di legge – gli articoli del cosiddetto Codice del Consumo, il decreto legislativo n. 206 del 2005 – per tutti i beni e i prodotti acquistati all’ interno del territorio dell’ Unione Europea e per una durata di 24 mesi dal momento del loro acquisto.

> Che cosa è la garanzia legale 

Vediamo quindi come opera questa forma di tutela del consumatore, che deve essere sempre presa in considerazione in relazione ai propri acquisti o “investimenti” e in modalità parallela alle polizze aggiuntive di estensione della garanzia.

> Che cosa è una estensione di garanzia

La garanzia legale della durata di 24 mesi copre i difetti di conformità di un prodotto acquistato non riscontrabili al momento dell’ acquisto. Il difetto, tuttavia, deve essere denunciato al rivenditore entro i due mesi successivi rispetto alla data della scoperta del difetto stesso.

> Estensione di garanzia – condizioni generali e particolari di assicurazione

Per i difetti che si presentino, invece, entro sei mesi dalla consegna del bene da parte del rivenditore, si presume che esistano già al momento dell’ acquisto.

Sia nel primo che nel secondo caso, dunque, trattandosi di difetto di conformità, il consumatore ha il diritto al ripristino senza spese aggiuntive della conformità del bene, mediante la riparazione o la sostituzione dello stesso.

Vi sono però altri diritti di cui il consumatore può beneficiare sempre sulla base dell’ esistenza di questa garanzia.

> Garanzia legale – consumatore e difetto di conformità

Sulla base delle sue preferenze, infatti, il consumatore può richiedere al rivenditore la riparazione o la sostituzione del bene, senza corrispondere denaro aggiuntivo in entrambi i casi, salvo il caso in cui il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’ altro.

Una volta ricevuta la notifica da parte del consumatore, il rivenditore ha quindi l’ obbligo di procedere alle operazioni richieste di riparazione e sostituzione entro un termine congruo dalla richiesta del consumatore.

I rivenditori in genere rendono noto al consumatore un termine medio di riconsegna del prodotto e un termine massimo di riconsegna, scaduto il quale il consumatore potrà richiedere al rivenditore di avvalersi di uno dei rimedi alternativi previsti.

Tra questi vi possono essere ad esempio la sostituzione, la risoluzione del contratto o la riduzione di prezzo.

Nel caso in cui la soluzione richiesta o prescelta sia quella della riparazione il rivenditore si impegna nei confronti del consumatore a far eseguire la riparazione necessaria presso un centro di assistenza tecnica autorizzato dal Produttore.

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