La proposta di Giovannini per le pensioni: uscita anticipata con penalizzazione

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 Già da ieri Enrico Giovannini ha parlato della possibilità di una revisione della Riforma Fornero, precisando, però, che qualsiasi intervento sarebbe dovuto essere ben oculato e non mirato a stravolgere quanto fatto fino adesso.

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Oggi, il nuovo ministro del Lavoro, in audizione al Senato, ribadisce il concetto e propone il suo piano per risollevare le sorti del mondo del lavoro e del welfare italiano. Il suo è un piano che prende in considerazione sia i primi risultati che stanno arrivando dalla Riforma Fornero sia le risorse che lo Stato ha nelle casse per un possibile intervento.

Quindi, nessuna possibilità di defiscalizzazione o decontribuzione, non ci sono le risorse per attuarle e i vincoli di bilancio sono troppo stretti, ma un pacchetto realistico per risolvere il problema dell’inclusione dei giovani nel mondo del lavoro che preveda la riduzione delle tasse per il lavoro stabile e le nuove assunzioni, defiscalizzazione dell’assunzione di giovani lavoratori e sviluppo dell’apprendistato.

Stesso discorso anche per le pensioni, perché l’obiettivo è sempre lo stesso: rimettere in moto il mondo del lavoro.

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Per la previdenza, quindi, il Ministro Giovannini pensa di mantenere l’innalzamento dell’età pensionabile previsto dalla  Riforma Fornero, ma con l’introduzione della flessibilità in uscita: chi vuole potrà andare in pensione prima del previsto, rinunciando, però, ad una parte della pensione.

 

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