Goldman Sachs ha dunque conferito a Pirelli un ottimo score nell’ottica del posizionamento competitivo globale in virtù della sua esposizione all’attraente segmento degli pneumatici premium e alla crescita strutturale di lungo termine in sud America (quasi il 40% dei profitti 2013).
Nonostante ciò, la prestazione del titolo quest’anno è stata influenzata negativamente dai crescenti timori degli investitori sulla sostenibilità della redditività in America latina.
Si legge nella nota relativa al gruppo:
Il 2014, a nostro avviso, è un anno in cui Pirelli è riuscita a mostrare il buon esito della sua strategia premium e quindi a far crescere i propri profitti nonostante una crescita dei ricavi limitata e prospettive macro impegnative per la sua attività industriale. Il continuo sviluppo di utili resistenti, anche con un mercato difficile in America latina, dovrebbe dunque guidare a un re-rating delle azioni. E l’esposizione del gruppo al mercato degli pneumatici premium, senza dubbio uno di quelli più difensivi, dovrebbe offrire ulteriore comfort in un periodo di crescente incertezza macroeconomica.
A seguito dei risultati del terzo trimestre, Goldman Sachs ha dunque incrementato le stime di ebit 2014-2018 in media del 7% grazie al migliore mix di prezzo, al mercato dei ricambi più resistente in America latina, ai venti favorevoli delle materie prime e dei cambi in parte compensati dalla riduzione dei volumi nel settore industriale.