Hong Kong reagisce bene alla protesta

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Venerdì 4 ottobre, a seguito della fine dei festeggiamente per i sessantacinque anni della Repubblica popolare cinese, ad Hong Kong si è tornati alla routine e alla conseguente riapertura della Borsa. Riapertura col botto: malgrado le proteste degli ultimi tempi e le difficoltà sorte prepotentemente in alcuni comparti, i guadagni sono stati infatti ingenti.

Paradossalmente, l’indice Hang Seng ha tratto vantaggi dalla protesta stessa nonché dalle celebrazioni di massa per la democrazia. I titoli che hanno guadagnato di più sono quelli legati al settore tecnologico e al settore immobiliare. Tra questi HSBC ha incassato il 3%. Positive dunque le misure ad hoc di Pechino per fronteggiare la crisi del mercato immobiliare. Al fine di bloccare il crollo dei prezzi degli immobili, soprattutto nel caso di seconde case, il governo ha fatto partire una serie di provvedimenti che indirettamente hanno aiutato i listini sulla Borsa cinese che vedono tra le proprie fila molte aziende (di settore e non) quotate. Misure che erano indispensabili per non far fermare il mercato e non bloccare il reale estate.

Lo sbarco in Cina dell’iPhone 6 ha poi fatto il resto. China Mobile, partner di Apple, al 3,3 per cento quotata a Hong Kong ha guadagnato grazie all’apertura del business attesa da molto tempo.

La settimana è iniziata con gli studenti che lasciano le strade e di conseguenza la rivolta, evento che fa salire ancora di più l’Hang Seng (+0,5%). L’H-Share ha invece guadagnato lo 0,3 in mattinata. Ottimo il +0,5% per Galaxy Group.

La speranza degli azionisti è che nei prossimi giorni la situazione rimarrà tale, così da lasciarsi alle spalle un periodo non semplice.

 

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