I grandi centri supportano la crescita del mercato immobiliare

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Sono sicuramente anni molto difficili per il mercato del mattone in Italia. La recessione ha sicuramente bloccato l’accensione di nuovi finanziamenti e l’acquisto di nuove abitazioni portando a una crisi che dura da quasi un decennio.

Tuttavia, a seguito di questo ciclo nerissimo il mercato immobiliare sta intravedendo una luce in fondo al buio. Siamo, forse, dinanzi ad una piccola svolta. Durante il terzo trimestre 2014 il settore ha fatto registrare un incremento del +3,6% in confronto al medesimo periodo dello scorso anno, con un totale di 206.945 transazioni.

Si tratta di un segnale più che tangibile per il mercato delle abitazioni (+4,1%), dei negozi (+9%) e dei capannoni (+1,6%), in calo -(2%) gli uffici. Su base nazionale, in confronto allo stesso periodo del 2013, il mercato residenziale ha guadagnato oltre quattro punti percentuali, facendo registrare 94.861 compravendite. Al Centro, gli immobili acquistati sono in aumento del 4,5%, al Nord del 4,3%, mentre al Sud si ha un tasso tendenziale pari al +3,6%.

Stando ai dati dell’Agenzia delle Entrate a trainare il settore sono le grandi città, con Firenze che cresce del 22,8%, Bologna del 18,7% e Roma dell’11,8%.

Seguono Genova (+10,4%), Palermo (+8,9%) e Napoli (+7,3%). Milano conferma il segno positivo (+6,8%). +0,7% a Torino.

Gli esperti del centro studi Nomisma, tuttavia, placano gli entusiasmi e chiariscono la situazione da un punto di vista tecnico:

Il 2014 è un anno di inversione ciclica ma solo attraverso una rinnovata iniezione di credito e un’ulteriore revisione dei prezzi si possono prefigurare scenari nuovamente espansivi. L’anno dovrebbe chiudersi con un incremento degli scambi di abitazioni del 3,7% a livello nazionale, dato ben lontano dai livelli delle precedenti fasi di inversione ciclica di mercato – 37% nel 1976, 17% nel 1985 e 9% nel 1997.

 

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