I prezzi del gas in Europa scenderanno per tutto il 2024: cause e prospettive

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Ci sono finalmente prospettive incoraggianti, per quanto riguarda i prezzi del gas in Europa, con un chiaro riferimento alle prospettive per il 2024. I prezzi del gas in Europa potrebbero crollare fino a 6,70 dollari per milione di unità termiche britanniche (MMBtu) quest’estate grazie a un inverno mite e alle ampie scorte di gas, ha affermato Wood Mackenzie in un nuovo rapporto.

prezzi del gas

Le aspettative sui prezzi del gas in Europa per il 2024

Il rapporto afferma che i mercati del gas hanno iniziato l’anno in corso con una nota più rialzista, con un clima più freddo che ha colpito l’Europa mentre la domanda industriale ha mantenuto la sua tendenza di ripresa, aumentando del 12% su base annua a gennaio e di circa il 6% a febbraio.

WoodMac prevede che la domanda domestica di gas in Europa aumenterà di 12 miliardi di metri cubi (miliardi di metri cubi) nel 2024, in condizioni meteorologiche normali, mentre la domanda industriale crescerà di 5,5 miliardi di metri cubi con la ripresa dell’economia dell’UE nella seconda metà dell’anno. Tuttavia, 9 miliardi di metri cubi di gas in meno verranno destinati alla produzione di energia, il che implica che la domanda complessiva europea è destinata ad aumentare di 9 miliardi di metri cubi. Tuttavia, non sarà sufficiente a sostenere l’aumento dei prezzi del gas con livelli di stoccaggio a livelli record.

“Con i livelli di stoccaggio prossimi alla piena capacità verso la fine dell’estate, ci saranno fino a 10 miliardi di metri cubi di offerta in eccesso che dovranno essere convogliati in impianti di stoccaggio sotterranei in Ucraina o fatti galleggiare in navi GNL. Ciò significa che è necessario un differenziale estate-inverno più elevato per bilanciare il mercato, rispetto a quanto suggerisce l’attuale curva forward, esercitando una pressione al ribasso sui prezzi del terzo trimestre”, ha affermato Mauro Chavez, direttore dei mercati europei del gas e del GNL presso Wood Mackenzie.

Con la stagione europea dei ritiri di gas quasi giunta al termine, il 10 marzo le scorte si attestavano a 70,78 miliardi di metri cubi, in aumento di 5,61 miliardi di metri cubi su base annua e 21,41 miliardi di metri cubi al di sopra della media quinquennale secondo i dati di Gas Infrastructure Europe (GIE). Gli analisti delle materie prime di Standard Chartered hanno previsto che il livello delle scorte di fine stagione supererà i 68 miliardi di metri cubi.

I prezzi del gas in Europa rimangono depressi, con il Dutch Title Transfer Facility (TTF) a breve termine che è sceso di 1,955 euro per megawattora (MWh) per attestarsi a 24,93 euro/MWh l’11 marzo. Si tratta di un calo del 53% a/a e dell’81% rispetto a due anni fa, subito dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

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