I prossimi mille giorni di Renzi, tra riforme, lavoro e 80 euro

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“Sulla scuola il programma già è pronto, è un report già preparato da qualche giorno, ma vogliamo riuscire a dare una visone un po’ più completa di quanto fatto”: così Renzi si è pronunciato sulla scuola, alla presentazione del sito passodopopasso.italia.it e del piano di lavoro per nuovi mille giorni per far ripartire il Paese. Renzi ha confermato per il 3 settembre, la presentazione delle linee guida sulla riforma della scuola.

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Renzi precisa: “L’Italia farà le riforme mantenendo il limite del 3% e utilizzando la flessibilità che l’Ue ci consente di utilizzare. L’Italia fa le riforme che servono all’Italia, non perché ce lo chiede l’Ue, sono riforme importanti, non serviranno a salvare il Paese, il Paese lo salvano le persone, non le riforme, ma queste potranno dare nuova fiducia a imprese e famiglie. Alla fine dei Mille giorni il diritto del lavoro sarà totalmente trasformato e l’Italia sarà un Paese semplice, in cui investire o non investire. Con la delega sul lavoro riscriviamo lo statuto dei lavoratori, cambiamo gli ammortizzatori sociali, il che vuol dire guardare la luna anziché il dito. Il contratto a tutele crescenti è uno strumento su cui credo ci possa essere un’ampia maggioranza in ambito parlamentare”. Non ha parlato di pensioni ma ha dichiarato sul bonus di 80 euro, “cercheremo di allargare il bonus, senza però creare false aspettative”. Il nesso è l’eventualità di allargare il bonus anche ai pensionati che prendono assegni minimi. Ma qualche cosa potrebbe anche essere modificata in base a quanto verrà deciso,  sui Quota 96 della scuola.

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